Pensiamoci su
Linea…di pensiero. Si torna a scuola!
Educare al meno per raggiungere il di più!
Inizia la dcuola ed è emozionante assistere al primo giorno di scuola di tante bambine e bambini. A scuola faranno tante cose tra cui le 4 operazioni.Tutte importanti e necessarie. Il più. Ci vorrebbe più tempo per stare con i bambini. Più tempo di quantità e di qualità. Un tempo troppo spesso abbondante di cose e anche di affetti ma assai poco di dialogo, di ascolto, di silenzio. Bisogna far parlare i bambini, farsi raccontare, stimolarli a tirar fuori quello che si muove dentro di loro. Anche appassionarli a scrivere. A tenere un loro diario in cui appuntare i giorni, le loro conquiste, le loro conoscenze, i loro interessi, i loro affetti. Basterebbe una sola parola al dì per raccontare la giornata vissuta. Singole parole diventeranno un “racconto”, un insieme di contenuto. E poi fa bene leggere con i bambini, avventurarsi in pagine di libri. Leggere ad alta voce e intraprendere viaggi di fantasia e sognare.
Non necessariamente “fare di più” ma sostanzialmente sostare di più, per “essere di più”! E cosa dire della moltiplicazione? Essere accorti nel non proporre troppe attività. Non esagerare nel “mettere troppa carne al fuoco”. Saper dosare bene le cose da fare per raggiungere gli obiettivi prefissati. Far comprendere l’importanza di lavorare insieme, in gruppo. Perché il team porta al confronto, a cogliere prospettive diverse dalle mie. L’insieme moltiplica i risultati, colma le lacune, accresce gli apprendimenti. Abitua al confronto, a rispettare punti di vista diversi. Mette in relazione costruttiva l’io con l’altro, che è fatica ma anche opportunità. Ed ecco la divisione. Il saper donare qualcosa di mio all’altro. Non solo cose materiali, come con-dividere libri o cancelleria o giochi. Dividere anche la merenda (il mio che diventa tuo): “prendine un pezzo!” E soprattutto saper con-dividere pensieri ed emozioni attraverso l’ascolto. Sapersi ascoltare perché “tutti hanno da dire qualcosa di importante!” E infine il meno. Sottrarre per superare l’abbondanza, lo spreco! Educare al meno per raggiungere il di più! Meno tempo per internet, meno social, meno smartphone. Meno per togliere quel qualcosa che rischia di diventare superfluo, esagerato, indigesto. E quel meno arricchirlo di dialogo in presenza!
Di occhi desiderosi di guardarsi. Di cuori capaci di ascoltarsi. Privarsi di cose futili e banali per concentrarsi su bisogni necessari per il bene interiore: la serenità d’animo, le relazioni costruttive con i propri compagni di viaggio, nello studio, nel lavoro, nelle amicizie, e il bisogno di essere riconosciuti, apprezzati e amati.