Linea…di pensiero. La vita è fatta di abbracci

Una riflessione sul tempo che viviamo

La vita è fatta di incontri. Fin dal nostro nascere abbiamo bisogno di relazione, di contatto, di accudimento, di abbracci. Incontriamo persone significative che ci accompagnano nel mondo, si prendono cura di noi, ci educano e ci consentono di socializzare.  Diventiamo adulti grazie a genitori, nonni, parenti e amici ma sopratutto grazie alla Scuola. Luogo di socializzazione che “segna” la vita di ognuno. È a scuola che nascono i primi legami, gli affetti, le amicizie. Momenti che saranno ricordati per tutta la vita. La scuola è il più potente strumento di incontro, che permette la relazione tra giovani e giovani (in un rapporto tra pari) e tra giovani e adulti (in un rapporto tra generazioni). Ogni incontro lascia sempre degli effetti. Siano essi positivi, negativi o neutri che si radicano nel nostro vivere e determinano la nostra valutazione degli altri.

Nel nostro girovagare nel mondo (non importa di quali confini, può essere anche un territorio delimitato come un’isola) accade che incontriamo persone per puro caso. E di esse rimaniamo ammaliati. Nasce da subito una sintonia e complicità inaspettata che ci infonde interrogativi a cui spesso non sappiamo dare risposte. “Non ti pare meraviglioso? Io non ti conoscevo, tu ignoravi la mia esistenza. Pensa: e se le strade della vita sulle quali noi camminiamo non si fossero mai incontrate? (….) Dovevamo incontrarci perché qualcuno ci guidava…” (Pieter Van Der Meer). L’incontro è sempre “pungolo e carezza”. L’ incontro “ferisce” ma è anche “sublime bellezza”, è “onda di bene” che mette insieme un io e un tu che non sono mai due “identici”. Ecco allora il bisogno continuo di rapportarsi, di assumere la prospettiva dell’altro, di rispettare la diversità e di accoglierla come “un dono di grazia” e non come “un peso da sopportare”.