Appuntamenti
29 giugno 2025: la giornata della carità del Papa
Cos’è l’Obolo di San Pietro? Un gesto di amore e gratitudine aperto al mondo

Per comprendere bene che cosa sia l’Obolo di San Pietro e che cosa significhi l’espressione “Carità del Papa”, bisogna andare oltre la visione ristretta che identifica la carità con l’elemosina o con le opere assistenziali. L’Obolo è una donazione che viene fatta al Papa, come successore di Pietro. È un gesto di riconoscenza e amore al Santo Padre, che manifesta comunione e corresponsabilità nella Sua missione che si estende al mondo intero e ha una particolare attenzione e cura per i fratelli e sorelle che si trovano in situazioni di necessità.
È una missione che non ha confini ed è sollecitata sempre da nuove emergenze come sono le guerre, i movimenti migratori, le calamità naturali, le emergenze climatiche, la povertà e la fame. Grazie alle donazioni all’Obolo, come si apprende dal Rapporto annuale pubblicato nel giugno 2023, si è potuto finanziare 192 progetti in 72 Paesi (40,1% in Africa, 22,4% in Europa-Ucraina; 19,8% in America, 16,1% in Asia). Chi dona all’Obolo non solo aiuta il Papa ad aiutare chi soffre, ma partecipa anche alla sua missione di annuncio del Vangelo fino ai confini della terra e collabora alle iniziative volte alla promozione della pace e della fratellanza tra i popoli. Inoltre collabora nei progetti per lo sviluppo umano integrale e per l’educazione, grazie anche all’attività di servizio svolta ogni giorno dai dicasteri della Santa Sede.
La Giornata per la Carità del Papa si celebrerà il 29 giugno prossimo nelle chiese di tutta Italia. Il tema scelto “Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera” (Rm 12,12) racchiude l’invito instancabile del Papa in questo periodo storico: di non perdere mai la speranza e di rivolgersi con fede a Dio in tutte le prove che stiamo attraversando. Pregheremo in modo particolare per Papa Leone e il contributo raccolto sosterrà la sua missione.
Aiutiamo il Papa nella sua missione, aiutiamo il Papa ad aiutare. Puoi farlo in qualsiasi momento, donando all’ Obolo di San Pietro tramite:
- Conto corrente bancario presso FinecoBank S.p.A. IBAN: IT 52 S 03015 03200 000003501166 Codice BIC/SWIFT beneficiario: FEBIITM1
- Conto corrente postale n. 75070003 tramite bollettino, bonifico postale o postagiro IBAN: IT 27 S 07601 03200 000075070003 Codice BIC/SWIFT: BPPIITRRXXX
- Paypal o Carta di credito collegandoti al sito www.obolodisanpietro.va oppure inquadrando il codice QR riportato in basso.

https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2025-06/video-papa-obolo-san-pietro-leone-xiv.html
di Riccardo Benotti
C’è un gesto, tra i tanti che segnano il ritmo della vita ecclesiale, che ogni anno torna con discrezione ma con un peso specifico: è l’Obolo di San Pietro. Non si tratta di un atto simbolico o di una raccolta tra le tante, ma di un segno di comunione viva con il Successore di Pietro, oggi Leone XIV, e attraverso di lui con i fratelli più fragili, più lontani, più dimenticati.
Domenica 29 giugno, solennità dei santi Pietro e Paolo, le comunità cattoliche saranno invitate a partecipare a questo gesto. Non va vissuto con distrazione. Perché riguarda tutti. Perché racconta l’identità della Chiesa. Perché consente, senza clamori, di partecipare a una rete di carità che ogni anno raggiunge centinaia di persone e comunità nel mondo.
L’Obolo rappresenta il mezzo attraverso cui la Chiesa universale sostiene il ministero del Papa, non solo sul piano istituzionale, ma soprattutto su quello umano, pastorale e spirituale. Ogni anno, grazie a queste offerte, vengono costruite chiese nei luoghi più remoti, curati malati dimenticati, formati giovani seminaristi in contesti difficili, affrontate con prontezza catastrofi naturali o conflitti che distruggono vite e speranze.
Ogni anno i progetti finanziati con i fondi dell’Obolo interessano oltre 70 Paesi. Non semplici numeri, ma storie. In Siria, l’assistenza sanitaria è arrivata dove gli ospedali erano chiusi. In Malawi, dopo un ciclone, scuole e parrocchie sono state riavviate. In Ucraina, la prossimità si è tradotta in accompagnamento spirituale per chi ha perso tutto. In Asia e in Africa, nuove chiese e centri pastorali hanno restituito slancio alla vita di comunità giovani e coraggiose.
Per contribuire non è necessario molto, ma è essenziale l’intenzione. È importante sapere che ciò che viene offerto non si disperde, ma si traduce in gesti concreti: una casa per chi non ce l’ha, una speranza per chi ha perso tutto, una cura per chi soffre, una formazione per chi sogna un domani, un futuro per chi attende.
Leone XIV lo ha indicato fin dai primi passi del suo pontificato, promuovendo un’idea di Chiesa centrata su Cristo e fedele al Vangelo dei piccoli. L’Obolo si inserisce pienamente in questa prospettiva: non beneficenza occasionale, ma carità strutturata, presenza costante, fedeltà concreta.
Aderire all’Obolo significa rinnovare l’appartenenza alla Chiesa e il sostegno al suo cammino. È un modo per sostenere chi ha la responsabilità della guida, perché possa esercitarla non da solo, ma con il volto e il cuore di tutta la comunità ecclesiale.