Diocesi
Voi le Radici, loro le Ali
“Fino ad ora ti conoscevo per sentito dire, ora i miei occhi ti vedono” (Giobbe, 42,5)
Anna Maria Bellini Spugnesi ha voluto che queste parole segnassero il passaggio fra la sua vita qui su questa terra e l’abbraccio con il quale Dio l’ha accolta.
La comunità dei Santi Pietro e Paolo, gli Amici di Don Quilici, insieme alla Congregazione delle Figlie del Crocifisso e tante altre persone si sono strette in chiesa e via web intorno al marito Franco, ai figli Giorgio, Chiara e Laura e ai parenti, in un saluto fatto di lacrime e preghiera.
Anna ci ha lasciato lunedì 16 novembre all’età di 72 anni, lasciando tutti senza parole. Anna ci mancherà. Ci mancherà perché era una persona cara e preziosa per tutti noi. Ha speso buona parte della sua vita impegnandosi in parrocchia che era per lei la sua seconda casa. Sempre attiva, nella catechesi ai ragazzi ed in quella familiare, presente da sempre nei consigli pastorali, sempre in primissima fila in ogni attività parrocchiale soprattutto nel teatro con la Compagnia “Sotto il melo”. Cantava, recitava, partecipava anche alla stesura dei vari copioni convinta che, tramite il Teatro, si potesse far divertire e riflettere. L’ultima sua fatica teatrale è stata a Montenero il 14 febbraio del 2020 dove, in occasione di un incontro con le coppie che si stavano preparando al matrimonio, ha recitato un brano della Bottega dell’Orefice sotto la guida di Don Raffaello Schiavone.
La vita di Anna è stata una continua preghiera di offerta al Signore: moglie, madre, nonna. Una bella storia di amore con il suo caro Franco, i figli cresciuti nella fede e nell’ Amore. E poi cinque bellissimi nipoti ai quali si è dedicata con tutta la sua tenerezza e dolcezza. Ci piace ricordare alcune parole della figlia Chiara.
“Sono stati anni di gratitudine e i vostri cinque nipotini hanno dato a te e a babbo la gioia di raccogliere i frutti del vostro amore. Voi le radici loro le ali. Oggi mamma non ti abbiamo perso sei con noi per sempre certi che ci proteggerai e pregherai per noi”.
Adesso Anna ci invita da “lassù”, nonostante tutto, a non essere tristi e ad essere gioiosi ad affidarsi al Dio Padre come lei si è affidata ogni giorno della sua vita.
Appassionata della Parola di Dio, fedele all’Eucarestia, credeva tantissimo nella forza della preghiera. Molto legata a don Quilici, quando alcuni anni fa, rischiò di morire, lei amava ripetere che si era salvata grazie all’intercessione di don Giovanni e affermava che “La guarigione è un dono del Signore, noi parliamo dei miracoli ma è la presenza del Signore che rende la realtà un miracolo. Il vero miracolo è la vicinanza delle persone, degli amici attraverso la preghiera al Signore”
Anna si sentiva così profondamente legata al Quilici ed alla sua Parrocchia, che anni fa in una intervista rilasciata ad Antonello Riccelli sulla figura del sacerdote livornese, così si espresse: “…Io mi sento così vicina al Quilici anche perché quando cammino nella mia chiesa, in questa Chiesa dove siamo ora, quando vado a fare la comunione e quando guardo in basso, mi viene sempre il pensiero che qui, su queste pietre ha camminato il Quilici. Proprio fisicamente e questa cosa mi piace tanto.”
E così anche noi, quando cammineremo fra le mura della Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, ci piacerà ricordare che con la nostra cara Anna, abbiamo in questi luoghi costruito un piccolo pezzo della storia della nostra Chiesa livornese.
Ed oltre ai passi del Quilici, sentiremo anche i suoi passi e insieme cercheremo di modulare il nostro cammino per essere fedeli alla Parola di Dio.
Cara Anna, vorremmo trattenerti ma tu sembri dire ad ognuno di noi: “Devo andare …Gesù mi aspetta. Vado a parlare con Dio.” Proprio come diceva Marcellino in un musical a te molto caro, come Marcellino ci dici che devi andare..
Vai Anna e ti chiediamo… parla anche di noi al nostro Dio….