Parrocchie
Vivere la Pasqua in tempo di Covid
Ogni comunità si è certamente impegnata, nella situazione particolare che stiamo vivendo, per vivere degnamente questo periodo di Grazia che è la Pasqua (e il cammino per arrivarci): due situazioni straordinarie che siamo stati chiamati a vivere congiuntamente, con l’attenzione a che la dimensione liturgica comunitaria non comporti la diffusione del Covid, ed al contempo che il Covid non annienti la nostra capacità di vivere la preparazione alla Pasqua.
Per cercare di far convivere positivamente queste due situazioni, la Parrocchia di San Giovanni Gualberto della Valle Benedetta, grazie principalmente all’impegno che sta profondendo il suo Parroco don Cristian, si è impegnata in alcune iniziative che ci piace condividere.
Tutte i giorni, dall’inizio della Quaresima, la Parrocchia si incontra virtualmente alle 8,00 e alle 18,30 per recitare i salmi. Don Cristian nell’Abbazia, ciascun parrocchiano nella propria casa. Un’ora prima, tramite il gruppo WZ e la pagina Fb, viene portato a conoscenza di tutti il salmo da recitare, la preghiera di accompagnamento e qualche spiegazione per entrare meglio nello spirito del Salmo. Si sono scelti i Salmi perché essi sono “la preghiera che Egli vuole sentirsi rivolgere da noi” (Dietrich Bonhoeffer).
Oltre a questo, sempre tramite la mailing list vengono comunicate le parole del Vescovo e lo stesso don Cristian scrive lettere per incoraggiare tutti a comprendere, attraverso la parola di Dio, il momento che stiamo vivendo.
La domenica viene chiesto a ciascuno di collegarsi alla diretta Facebook della Parrocchia per un momento di meditazione, proposto da un membro della comunità; al termine, viene celebrata la S. Messa, sempre in diretta streaming, nella quale vengono riportate le intenzioni che ciascuno ha voluto inviare per la preghiera comune, e trasmessi i canti che qualche parrocchiano ha registrato: per ricordarci sempre che celebrante è il popolo di Dio.
Per il pranzo della domenica, Don Cristian ha proposto ad ogni famiglia di fare esperienza del proprio essere, come ci ha ricordato Papa Francesco, “una chiesa domestica, dove vivere la comunione e offrire il culto della vita vissuta con fede, speranza e carità”. A tale fine, ha suggerito di celebrare un momento di preghiera comunitaria, accedendo una candela e leggendo il Vangelo insieme prima del pranzo. I genitori sono invitati a dire alcune parole di “senso” e a condividere il pane e il vino, così da aiutare a comprendere lo spirito della vera Eucarestia: il pane spezzato e il vino versato al cospetto dell’Umanità ferita e che così si rende presente e si fa “memoria ” della morte e della risurrezione di Gesù.
Pensiamo che sia un modo bello per vivere, come si diceva, la novità della Pasqua dentro la fatica che tutti stiamo vivendo. Sappiamo che anche altre Parrocchie stanno sforzando la loro creatività: a noi piace condividere la nostra per sentirci, come ci ha ricordato Papa Francesco, “tutti sulla stessa barca”.