Vendemmia di un tralcio

“Vendemmia di un tralcio” è la raccolta di poesie che Nella Gagliardi Colombai porta alla nostra attenzione partendo da alcune liriche dedicate a Pola, la sua amata città natia che è stata costretta ad abbandonare in giovane età. Arrigo Petacco, noto giornalista e scrittore, nel libro “L’esodo” dedica molte pagine a Pola dove “un popolo intero viene sradicato dalla sua terra”, quando i Quattro Grandi abbandonano Pola e l’Istria “a un destino senza scampo”. I cittadini, narra Petacco, furono sottoposti ad angherie e persecuzioni, “il vescovo di Pola, Mons. Raffaele Redossi, fu arrestato, denudato, perquisito ed interrogato per alcuni giorni”. Se questo capitava ad un Vescovo, figuriamoci quello che poteva accadere a dei semplici cittadini!.

L’autrice ha ricevuto un premio ed un encomio per la lirica “In suffragio dei martiri istriani “ nel 2015, ma già nella poesia del 1982 “Profughi”, chiarisce molto bene la sua posizione “Domando a quando il ritorno? – Mai, non ci sarà un altro affronto”.

Il superamento di quel periodo della sua vita la poetessa lo chiarisce, a nostro parere, in “Amo il presente”. “Andare al passato  – è come rovistare tra i rottami, – si corre sempre il rischio – di tagliarsi!”. Nella poesia “Approdare” l’autrice cita Ada Negri, che senz’altro ha inciso moltissimo sulla sua formazione culturale e artistica. Pensiamo che da questo incontro poetico nasca quell’intimismo ricco di affetti famigliari che costituisce l’essenza di tutte le sue liriche che si inverano nella speranza cristiana che richiama alla responsabilità, al dovere di agire e di prendere decisioni.

Il senso cristiano della vita è approfondito nelle liriche che costituiscono la parte “Eccomi” e in “Proseguire? Sempre!” dice “Con gli occhi dell’amore – puoi ampliare – il circuito del bene – in ogni dove”. E la preghiera? In “Break” si può leggere: ”Dunque?!… Avvinghiamoci – allo scudo della preghiera – pane quotidiano – della nostra anima”. E in “Mensa Eucaristica” si può leggere ancora “Ho la preghiera per amica – se cado mi solleva – se temo mi consola – Parlandomi d’amore – illumina la strada!.”. Nella Gagliardi Colombai è oggi una persona anziana che nella parte chiamata “Schegge prime”, può scrivere: “Noi anziani – siamo fiocchi di neve – sotto un sole smagliante, ancora capaci di partorire – schegge d’amore!”.

Si tratta dunque di poesie animate da un senso religioso fatto di una fede vissuta, ma capace sempre di incontrare i colori, i profumi e i tempi della natura, il sole d’agosto e l’intera bellezza del creato.