Diocesi
Vangelo nei Lager, una storia quanto mai attuale
Presentata la riedizione del libro di mons. Roberto Angeli

“Si gettarono nella mischia perché si sentirono, intensamente, sacerdoti e perciò non si misero a fare calcoli sui rischi, né a misurare col compasso i confini tra l’imprudenza e l’amore”…
Presentato anche a Livorno, il libro di Monsignor Roberto Angeli, Vangelo nei Lager- Un prete nella Resistenza– rieditato da Edizioni di Storia e Letteratura (Copyright Diocesi di Livorno) a cura di Riccardo Bigi ed Enrica Talà. Nella Sala Ablondi della Comunità Pastorale I Tre Arcangeli di Livorno, don Raffaello Schiavone, teologo morale e il diacono Andrea Zargani, storico dell’Archivio diocesano, hanno dialogato con la curatrice.
Tra le opere più significative della Resistenza italiana, di inestimabile interesse e valore storico e storiografico, il libro del sacerdote livornese più volte rieditato dal 1953, è un resoconto ordinato e colorito della vicenda umana e sacerdotale di monsignor Angeli; la trama narrativa è una parabola di testimonianza che va dall’opposizione fiera e dalla lotta senza quartiere contro le ideologie atee del nazismo (importanti le sue Conferenze presso il Cenacolo di s. Giulia a Livorno) al salvataggio dei fratelli ebrei, dei partigiani e dei profughi all’indomani dell’8 settembre fino al calvario subito nei campi di sterminio tedeschi ed alle struggenti, quanto allucinanti, giornate del rientro, dopo la liberazione di Dachau, avvenuta per l’intervento delle truppe americane (29 aprile del 1945).
Monsignor Angeli è certo una figura luminosa del Novecento toscano e soprattutto labronico: il suo rapporto filiale col vescovo Piccioni, il suo ruolo di educatore dei giovani cattolici, la sua prossimità agli operai livornesi, ha segnato la storia della città e della Chiesa livornese durante la Resistenza e nel dopo-guerra (diacono A. Zargani); la scelta consapevole di adoperarsi per il Bene in un momento oscuro della Storia, la scelta del dono di sé come atto supremo di discernimento alla luce del Vangelo e della Dottrina sociale della Chiesa, avrà poi ampio margine nel dettato conciliare in tempi successivi, in particolare nella Costituzione Pastorale Gaudium ete Spes e nella Dichiarazione sulle relazioni della chiesa con le religioni non cristiane Nostra Aetate (don R. Schiavone).
Col procedere del racconto, la vicenda non è più solamente dell’autore, ma diventa la storia di innumerevoli uomini e donne, sofferenza corale di una moltitudine, tratteggio preciso e documentato dell’impegno eroico di molti sacerdoti, in rete di collegamento per la solidarietà con i più deboli. Così, nelle pagine, si moltiplicano i nomi, talora illustri, gli episodi, le narrazioni di fatti curiosi o drammatici o tragici ma mai disperanti.
Il libro è la documentazione di avvenimenti inediti, la descrizione di una epoca eccezionale vista dall’osservatorio di un sacerdote cattolico: un angolo visuale nuovo per molti lettori di oggi ma straordinariamente efficace e rivelatore. Attraverso di essa veniamo a conoscere i profondi motivi teologici che spinsero tanta parte del clero europeo a “resistere” al nazifascismo imperante che voleva impedire “la pratica delle virtù teologali della fede e della carità” e violare con estrema crudeltà la sacralità della persona umana e la sua dignità.
La recente presentazione del libro è stata ulteriore occasione preziosa per poter continuare la divulgazione e la trasmissione di un patrimonio umano ed ecclesiale di una delle personalità più prestigiose e significative della Chiesa e della Resistenza livornese.
“Lo spirito e l’intensità delle pagine evangeliche e la drammaticità di una delle pagine più scure della storia” scritte dalla penna incisiva di Angeli, infatti, sono ancora stimolo per continuare a fare luce, attraverso la memoria, della partecipazione alla Resistenza del laicato cattolico ma soprattutto del clero italiano e livornese in particolare.
Il Vangelo nei lager- Un prete nella Resistenza, è un libro caratterizzato da uno stile limpido, immediato, appassionato, essenziale, affascinante, a tratti poetico ed anche ironico; non è un diario o un memoriale, ascrivibile alle elaborazioni letterarie o alle opere sociologiche della e sulla deportazione. È una storia vera, personale e collettiva, scritta “per amore”, nelle cui pieghe vi è, in maniera coesa, lo spirito e l’intensità delle pagine evangeliche e la drammaticità di una delle pagine più scure della storia. Utile a far luce sulla dimensione umana e spirituale di chi ha servito un ideale tra azione e contemplazione, con fierezza ed eroismo (E. Talà).
“Bisogna – diceva don Angeli negli anni Settanta ai giovani che incontrava per parlare della sua esperienza – essere talmente generosi da elevare noi stessi alla grandezza e alla purezza dell’idea e non costringere e rimpicciolire questa alla nostra statura”. Son parole tutt’ora valide.
Coinvolti, attenti ed anche emozionati gli intervenuti (fra cui la Direttrice dell’Istoreco e il referente provinciale dell’ANED) durante gli approfondimenti e la lettura di alcuni brani del libro; la presentazione del Vangelo nei lager-Un prete nella Resistenza, continuerà in forma diffusa a Livorno in diversi quartieri e presso Enti ed Associazioni. Dopo essere stato presentato a Firenze (Palazzo degli Specchi), a Modena (Istituto Ferrari) e Milano (Museo della Memoria) riscontrando notevole attenzione da parte della stampa (v. gli articoli del quotidiano Avvenire , dell’Osservatore Romano e ToscanaOggi), procederà in altre zone della Toscana ed in autunno sarà presentato a Roma.
È possibile trovare il libro online e presso la Libreria Paoline di Livorno.
