Un’altra storia di conversione grazie all’incontro con Giada

Nel mese di luglio, presso la parrocchia della Sacra Famiglia, per ricordare Giada Menicagli, è stata letta una testimonianza di una persona che si è convertita quando era nel “condominio”, a scontare la sua pena e che ha incontrato Gesù Cristo grazie alla preghiera e anche alla conoscenza di Giada. Ecco la testimonianza, una lettera inviata direttamente ad Emanuela, la mamma di Giada, da Michele Guzzardi, un detenuto che ha scontato la sua pena nel carcere livornese, in cui ha conosciuto suor Teresa ed ha costituito un gruppo di preghiera “Rinnovamento nello Spirito”, dedicato a Giada, di cui abbiamo il video. 

Lettera di Michele Guzzardi letta il 4 luglio 2024.”Gent. Sig. Emanuela, ho provato tanto stupore e altrettanto onore e gratitudine nel vedermi da lei e famiglia così altamente privilegiato per la scelta operata di rendere manifesta sia in occasione dei voti augurale delle Festività Natalizie sia per la S. Messa in memoria di Giada e Mons. Biondi, tra un’infinità di tante altre, la mia umilissima e poverissima testimonianza. Non pensavo a cotanta attenzione, ma come dice il Signore ” i miei pensieri non sono i vostri pensieri “, non posso che essere immensamentelieto di aver suscitato tanto interesse.Suor Teresa mi ha parlato della possibilità di una dedica nei libri che gentilmente verranno da lei spediti alle care persone di cui le ho fatto avere gli indirizzi, per cui ho pensato di scrivere queste poche frasi, che trascrivo a parte, e che sintetizzano il dolce messaggio di GIADA. Ai miei grandi desideri si è aggiunto anche quello, a Dio piacendo, di conoscere fisicamente lei e la sua famiglia. Intanto assicuro le mie quotidiane preghiere per tutti voi e ringrazio dal profondo del cuore. Con rinnovato sentimento di comunione fraterna in Cristo Gesù. Un abbraccio. Michele Guzzardi. Livorno 13 – 01 – 08Il signor Michele ha conosciuto Giada attraverso suor Teresa e il libro “Schegge di Vita” ed è rimasto così colpito da lei che è stata come un faro nella notte, che le ha indicato la strada per la salvezza. Tante le sofferenze di Michele, che ha scontato la sua pena con umiltà e obbedienza, rafforzato dalla preghiera del rosario e dalla meditazione della Parola di Dio. Michele ha sentito di avere Giada vicino nel suo cammino di conversione e di misericordia e si è sentito abbracciato dal Signore, provando una gioia grande. La stessa gioia che Giada ha provato nella sofferenza, nella paura e nella malattia. Una gioia che nasce dall’incontro con Cristo e dall’amore divino.Michele Guzzardi ha scritto un libro intitolato “Oltre l’errore LA LUCE. Storia di una contagiosa redenzione carceraria”, dove racconta il suo percorso e il suo incontro con il Signore. Conosciuta Giada, Michele la ritenne una santa e, come dice nella sua lettera,  scrisse per lei una dedica per il libro “Schegge di Vita”,  che diceva: ” esistono due modi di soffrire: soffrire amando e soffrire senza amare. I santi sopportavano tutto con pazienza, gioia e perseveranza perché amavano!!”. Giada è l’esempio dell’amore fraterno, dell’amore verso la famiglia, gli animali, la vita. Giada ha amato tanto la vita ma ha amato di più il suo Signore, e ha potuto lasciare la vita terrena più serenamente, certa di raggiungere il Padre che è nei cieli. Giada diventa Speranza: per i carcerati, per i sofferenti, per chi cerca Dio e lo trova.Ricordo che ogni mese, il giorno 4, viene celebrata la messa per la memoria di Giada presso la parrocchia della Sacra famiglia e per chi volesse portare un fiore a Giada, può trovare il suo sepolcro al camposanto di Santa Giulia.