Una storia tutta nuova

Era il pomeriggio del giorno di Pasqua quando il vescovo Simone ebbe l’intuizione che qualcosa si stesse muovendo circa l’uscita dal lockdown e la possibile apertura di oratori estivi. Da lì è nato tutto… e chi ci avrebbe mai pensato dopo avere vissuto due mesi surreali chiusi in casa per il coronavirus? Informato don Fabio Menicagli, direttore del Centro Pastorale per l’Iniziazione Cristiana, abbiamo iniziato subito ad informarci e a seguire alla lettera tutte le indicazioni del governo… finché sono arrivate le linee guida governative per la fine del lockdown e per l’apertura dei centri estivi ed oratori. Da fine maggio ho iniziato uno studio “matto e disperatissimo” di ogni norma, del progetto CEI che intanto era arrivato: #apertoperferie e che ogni settimana ci aggiornava. Certo che organizzare un Grest in nemmeno un mese era quasi impossibile, di solito inizio a lavorarci nel mese di gennaio… poi dirigere un oratorio in sicurezza! Ho pensato che se il Signore avesse voluto questo servizio per la comunità mi avrebbe aiutato! E così, dopo aver informato la Commissione Oratori, sempre in contatto con il nostro vescovo e con don Fabio, ho iniziato a fare la programmazione e ad avere uno sguardo diverso sul “solito” Grest.Tutto è stato in discesa: informare i collaboratori di sempre, chiamare gli animatori e gli educatori diocesani e formare un’equipe per fare questo viaggio insieme. Come ha detto papa Francesco, noi siamo stati sulla stessa barca ed abbiamo remato assieme…non solo l’equipe dell’oratorio estivo, ma anche con don Vincenzo Cioppa e mons Ivano Costa, che hanno aderito al nostro progetto per aprire l’oratorio estivo a San Jacopo e con don Stefano Casu dei Salesiani, che aveva anche lui la propria squadra al lavoro per un’eventuale Estate Ragazzi. Mentre tante persone ci guardavano con sfiducia, prendendoci come dei pazzi o coraggiosi, piano piano il progetto CEI ha preso forma, abbiamo aspettato e studiato le ordinanze regionali e il bando comunale.Dopo una prima riunione con il vescovo, in cui si sono aggiunti a me e a don Fabio anche don Matteo Giavazzi e don Alessandro Merlino, abbiamo dato un nome al 1′ oratorio cittadino livornese: LI-GREST, l’oratorio nel Chiostro del Vescovado. Subito è stata costituita la “ciurma” che ha remato insieme con noi, in sicurezza,  per obiettivi grandi: portare all’incontro con Cristo e fare tornare la gioia nel cuore dei bambini che avevano vissuto mesi chiusi in casa e che avevano quasi dimenticato come tornare a relazionarsi con i coetanei; essere un servizio sociale di aiuto alle famiglie che avrebbero ripreso a lavorare. Una “ciurma” costituita da persone di diverse parrocchie o diversi percorsi e ruoli parrocchiali…ma con gli stessi obiettivi, una ciurma che voglio nominare : Michela Scomparin, Marco Gatti, Agnese Favilla, Luca Fabbrizzi, Martina Vivaldi, Davide Bulleri (i miei collaboratori di sempre) tra cui Michela ha curato la parte logistica, il Talent musicale e le merende, Marco ha diretto con Agnese, Luca e Benedetta la parte tecnologica-strumentale, i gioconi pomeridiani e le “stelline”,  Martina e Davide si sono preparati alla parte pedagogica dei bambini di 6-7 anni, Agnese è anche la ideatrice del logo sulle t-shirt; Aurora Cosci, Matilde Locori, Marta Giovannetti, Sara Risaliti, Carolina Bertini, Rachele Biagi, Ginevra Barchielli, Chiara Rufino, Linda Borghigiani ( animatrici le “stelline”) che hanno curato la parte dell’animazione dei bans e con gli altri animatori hanno inventato i gioconi pomeridiani; Gianluca Taddei (responsabile dell’oratorio della parrocchia di Sant’Andrea) che ha curato tutta la parte burocratica, l’iscrizione sulla piattaforma SUAP e il progetto per il Comune di Livorno; Massimiliano Luschi e Antonella Barila’ (educatori della parrocchia di Santa Teresa di Calcutta), di cui Massimiliano ha curato la parte artistica dei laboratori;  Benedetta Tassi (animatrice della parrocchia di Santa Teresa di Calcutta) si è occupata della parte sportiva del giocone pomeridiano ed ha collaborato con gli altri animatori; Martina Cappagli ( animatrice della parrocchia del Soccorso) e Salasib Ferrara (animatore diocesano) che si sono uniti alle “stelline” ; Alessio Rossi (aiuto animatore della parrocchia di San Benedetto) che ha aiutato nella logistica, nei giochi e nell’igienizzazione periodica delle mani dei bambini.La parte spirituale è stata preparata  da don Alessandro e da don Matteo che è stato il narratore e ha rappresentato lo stesso evangelista. Il LI-GREST ha rispettato tutte le norme del periodo anti epidemiologiche,  ma è stato tagliato su misura di bambino, dando una fondamentale attenzione al divertimento in sicurezza, alla libertà di giocare in sicurezza e all’espressività. Abbiamo seguito uno scaletta quotidiana: entrata con triage a cura della Misericordia di Livorno, accoglienza, attività di gioco e conoscenza, movimento muscolare con i bans, merenda, laboratori artistici e creativi, gioco in sicurezza, pranzo al sacco, socializzazione ed espressività, giocone, merenda e uscita. Ogni giorno è stato diverso dall’altro, all’insegna della gioia e dello stupore. I bambini e i ragazzi all’inizio erano molto silenziosi, i loro occhietti dietro la mascherina ci scrutavano con timore e sospetto,  giustamente non ci conoscevano e volevano capire cosa li avrebbe aspettati…con il passare del tempo le loro paure sono cadute e si sono liberati. È come se i bambini e i ragazzi si fossero sentiti finalmente liberi di saltare, correre, ballare, esprimersi in sicurezza, con la “mascherina al viso” … come diceva l’inno ” mascherina special” che ripercorre le note di “50 special”. Ogni settimana, il venerdì è stata celebrata la Santa Messa e i bambini hanno apprezzato molto, alcuni non erano più stati a messa e esserci all’aperto con gli altri è stata una gioiosa sorpresa.  Tutti liberi in sicurezza,  i bambini hanno socializzato tanto a tal punto che l’ultimo giorno, dopo la festa finale, ci hanno chiesto di continuare l’oratorio e appena li ho salutati dicendo ” alla prossima  avventura” …hanno risposto sorridendo …” quando torniamo?”. Questo oratorio è stata una bella storia da ogni punto di vista, don Matteo ha raccontato la storia di San Matteo, i bambini hanno conosciuto anche la vita di altri santi come San Francesco di Assisi e san Giovanni Paolo II.Il LI-GREST 2020 è stato anche una storia nuova, perché alcune attività tipiche oratoriali sono state sostituite con altre, perché mancavano i baci e gli abbracci tra bambini e gli animatori, è mancato il contatto fisico ma l’amore si è propagato ugualmente attraverso gli sguardi di tutti, toccando il cuore. Un oratorio sotto la croce di Cristo, non la croce della sofferenza ma della speranza e della resurrezione, una croce che è stata l’albero maestro della nostra barca che ha navigato in un mare di “bellezza” con una ciurma ricca di carismi diversi. Un ringraziamento particolare voglio farlo alla Misericordia di Livorno che ha fatto ogni mattina il triage e che ha tenuto il corso anti-covid, allo studio Emmeci che ha controllato e inviato al Comune di Livorno la nostra pratica, agli addetti degli Uffici di Curia che ci hanno sopportato per due settimane, a Barbara che ha curato la sanificazione e l’igienizzazione e a tutti gli operatori diocesani che si sono occupati della preparazione e pulizia del Chiostro, sotto la direzione del sig. Bartoli. Grazie anche al nostro sponsor ” Baracchina Bianca” che ha finanziato le t-shirt, alla pasticceria Ballini per l’ottima torta. Non possono mancare importanti ringraziamenti ai genitori per la fiducia e al nostro vescovo Mons. Giusti che ci ha creduto da subito e che ci ha accolto come a casa nostra… E…alla prossima Avventura!!!

*Resp. Ufficio Oratori e Sport Diocesi di Livorno