Un nuovo “sogno europeo” che parli di pace e lavoro

Il Consiglio EPSCO

Tra le vari, minori, e, sicuramente, meno noti organismi dell’unione Europea vi è il Consiglio “Occupazione, politica sociale, salute e consumatori” (EPSCO).
Il Consiglio EPSCO riunisce i ministri responsabili dell’occupazione, degli affari sociali, della salute e della politica dei consumatori di tutti gli Stati membri dell’Unione ed ai suoi incontri partecipano, ovviamente, anche i commissari europei competenti in materia.
La prossima riunione è prevista, all’interno del semestre di Presidenza Polacca, per il prossimo 10 Marzo.
Le sfide della “trasformazione d’argento” e il pacchetto d’autunno del semestre europeo saranno tra i temi principali che verranno affrontati.
Nel contesto del semestre europeo si dibatterà, quindi, sulle modalità con cui attenuare la carenza di manodopera e di competenze causata dall’invecchiamento della popolazione, quel fenomeno che è stato chiamata la “trasformazione d’argento”, affrontando i vari ostacoli che impediscono alle persone più anziane di restare o tornare a essere attivi nel mondo del lavoro.
Tra gli argomenti previsti all’ordine del giorno relativi al pacchetto d’autunno del semestre europeo, figurano, quindi, gli aspetti occupazionali e sociali della raccomandazione sulla politica economica della zona euro 2025, la relazione comune sull’occupazione 2025 e gli aspetti dei piani nazionali strutturali di bilancio di medio termine per quanto attiene le materie delle politiche sociali, della salute e dell’occupazione.
Infine,a margine degli incontri principali, ci sarà l’opportunità di iniziare la discussione su come meglio disciplinare il diritto dei lavoratori alla disconnessione.
In giorni in cui, insomma, e, potremmo dire, necessariamente, si parla, principalmente, di un continente europeo che si riarma, di politiche di difesa e di come evitare una possibile guerra mondiale, vi è un’altra europea che, silenziosamente, lavora per definire, e aggiornare, la propria dimensione sociale.
Tra i valori, molto sbandierati in questi giorni, del “nostro” occidente vi è, certamente, anche il diritto, ad esempio, ad un lavoro giusto, equo e dignitoso per tutti: giovani, donne ma anche, come ci ricorda l’EPSCO, persone con i capelli color d’argento che possono ancora dare un contributo attivo e produttivo alla società.
Questo lo si può provare a rendere qualcosa di reale solo dialogando, limando dove necessario e mettendo a confronto approcci, anche culturali, molti diversi tra loro. Un nuovo “sogno europeo” che parli di pace e lavoro da proporre ai suoi cittadini, ed al mondo intero, lo si costruisce, infatti, anche così in incontri, auspicabilmente utili, ma che non vanno in prima pagina,
Le Guerre, le morti sono, altresì, solo brutti incubi dell’Europa ma non solo, come, ahimè, ci ricorda amaramente, e quotidianamente, anche la drammatica vicenda dell’Ucraina.