Diocesi
Un libro per bambini dedicato alla vita del sacerdote livornese
Presso la libreria delle Paoline in Via Indipendenza con la presenza, in veste di intervistatori, di Gianluca Spadoni e di Paolo Tiso, si è tenuta la presentazione del libro: “Un uomo speciale – Don Giovanni Battista Quilici”. Un volume realizzato per i bambini, grazie all’impegno della sua autrice, Emanuela Locci, che ha saputo attrarre la loro attenzione insieme alle belle illustrazioni di Rossella Giarola, entrambe sono o sono state insegnanti della Scuola primaria Santa Teresa del Bambin Gesù.L’incontro è stato aperto da Suor Agnese Didu, Madre generale delle Figlie del Crocefisso, che ha definito il Quilici come “il nostro prete che conosceva bene la realtà livornese del suo tempo facendosene carico”. Il libro è il punto di arrivo di una serie di attività dedicate al sacerdote ed è offerto alla sua comprensione da parte dei bambini, sono loro infatti che potranno portare avanti il sogno di una futura umanità fraterna e solidale. Nel libro le parole evidenziate in grassetto recano i messaggi che i bambini potranno far germogliare nel loro futuro perché nessuno può dire “non mi riguarda” o “non posso far niente” perché ad ognuno spetta rimboccarsi le maniche per migliorare la società in cui vive. Suor Beniamina ha aggiunto che per ricordare il Quilici, nella Scuola sono stati realizzati diversi eventi tra cui uno spettacolo teatrale, e da qui si è pensato di fare un libro per i bambini usando un linguaggio adatto a loro anche su argomenti non facili. Nel rispondere alle tante domande degli intervistatori, Emanuela Locci ha sottolineato che, fino ad ora, non era stato scritto niente per incontrare la sensibilità dei bambini usando un linguaggio semplice e famigliare. Così -ha detto- ho incominciato a scrivere un libro molto rigoroso da un punto di vista storico ed ho voluto trattare molte tematiche importanti affrontate dal Quilici consultando tutto ciò che precedentemente era stato scritto su di lui. Da questo studio è venuto fuori “il mio racconto” che oggi viene presentato. Per i bambini -ha aggiunto- la grafica è molto importante e le sottolineature in neretto evidenziano le parole su cui farli riflettere. L’impegno del Quilici a favore dei carcerati è stato reso visibile dai disegni dell’illustratrice che ha saputo rendere l’idea in modo molto efficace. I carcerati vengono trascinati fuori dal bagno penale con le catene ai piedi e questo non può che incuriosire e turbare i bambini che dai disegni capiscono l’opera del Quilici che lottò per una riforma carceraria più dignitosa e che parlava con le stesse guardie per migliorare le loro condizioni di vita. Il sacerdote viene sempre raffigurato come un giovane sorridente e scapigliato, che sa stare in mezzo ai giovani, e i bambini non possono che essere attratti da questa figura.I bambini -ha aggiunto l’autrice- sono stati anche colpiti dal “sogno” che fa il Quilici, sogna una Livorno diversa da quello che era, una città con meno miseria e meno ingiustizie sociali, ed è negli incontri che avvengono sempre sulla strada che apre il suo cuore agli emarginati del suo tempo, da qui nasce l’idea di offrire un luogo di riparo, una casa per ospitare i diseredati e le donne smarrite. Un sogno che diviene una realtà con la creazione dell’Istituto Santa Maria Maddalena, ma i suoi sogni continuano ancora oggi e “li lascia alla Provvidenza!”. La Direttrice della Scuola Santa Teresa del Bambin Gesù ha terminato dicendo: “come il Quilici sognava, lo stesso Dio sogna oggi per noi, per la nostra felicità” e ha dato una notizia che molti non sapevano: il libro era già stato tradotto per la comunità del Perù!