Chiamato a conformarti in tutto a Cristo servo

L’Ordinazione diaconale di Fabio Pacchiani

La Diocesi di Livorno ha un nuovo Diacono: Fabio Pacchiani. Ieri, in Cattedrale, la solenne cerimonia dell’Ordinazione. Il Vescovo, rivolgendosi direttamente al nuovo Diacono, gli ha detto: «Tu sei chiamato a conformarti in tutto a Cristo servo; la tua autorità è proporzionata alla tua capacità di donarti dimenticandoti di te stesso, come nostro Signore Gesù Cristo». Il servizio, la capacità di donarsi completamente, la diaconia. Quanto è importante tutto ciò! E quanto tutto questo – come ha sottolineato il Vescovo – è maggiormente importante, tanto da divenire criterio dirimente, per il ministro ordinato. Del resto, è lo stesso Gesù a sottolinearlo. Nel capitolo 10 del suo Vangelo, Marco ci racconta di una clamorosa sussistenza di due frequenze diverse fra il Signore e coloro che sono chiamati a seguirlo. Gesù dà ai suoi Discepoli il terzo annuncio della Passione: «il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi: lo condanneranno a morte, lo consegneranno ai pagani, lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno» (Mc 10, 33-34) e due di loro cosa fanno?! Gli chiedono: «Concedici di sedere nella tua gloria uno alla tua destra e uno alla tua sinistra» (Mc 10,37). Gli altri si sdegnano. E Gesù rimette ognuno al proprio posto, spiegando: «chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore e chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti» (Mc 43,44). Questo è la diaconia!

Un’Ordinazione, sia essa diaconale o presbiterale, è sempre un momento di gioia immensa per la comunità cristiana. Non solamente perché colui che riceve il Sacramento dell’Ordine Sacro, una volta ricevutolo, diviene a tutti gli effetti un uomo che dona sé stesso al Signore e alla Chiesa, ma anche perché con essa, con l’Ordinazione, si può osservare, con meraviglia ed entusiasmo, l’opera dello Spirito Santo nella Santa Chiesa Cattolica. È dunque anche un momento profondamente coinvolgente per l’anima dei fedeli, che viene elevata a vette altissime. E anche l’Ordinazione Diaconale di Fabio Pacchiani ovviamente è stata così. Chi ha partecipato al rito nella Cattedrale, presieduto dal Vescovo, Mons. Simone Giusti, alla presenza degli altri sacerdoti diocesani, ha potuto sperimentare l’indescrivibile gioia del mistero della Chiesa. E non ci sono parole adatte per descrivere l’immensità di questa gioia, della che si prova a compartecipare, con la presenza e la preghiera, all’Ordinazione. Fabio, come prevede il rito, ad un certo punto si è completamente sdraiato per terra, mentre il maestoso suono dell’organo a canne inondava la Chiesa Cattedrale nell’accompagnare il canto delle litanie dei Santi. La Chiesa terrena e quella Celeste unite misteriosamente in questa comunione d’amore. Davvero non ci sono parole per descrivere tutto questo. I fedeli, gli altri Diaconi, i Sacerdoti diocesani, il Vescovo e tutti i Santi uniti in modo mirabile. Chissà quale gioia avrà provato il nostro Vescovo nel ritornare, con la mente e col cuore, alla sua Ordinazione Diaconale, poi a quella Presbiterale ed infine alla sua Consacrazione Episcopale, pienezza del Sacramento dell’Ordine! E quale gioia avranno provato i Sacerdoti ed i Diaconi nel rimembrare le loro Ordinazioni Presbiterali e Diaconali! Ma anche la gioia di noi comuni fedeli era profondissima. I nostri occhi, puntati su Fabio, hanno visto compiersi su di lui la prodigiosa opera di quello Spirito Santo, Dio, che confessiamo, nella preghiera del Credo, essere “Signore“, che “dà la vita“.

Lo Spirito Santo ha dato la vita, in senso biologico, ma anche e soprattutto spirituale, a Fabio, che col Battesimo è stato fatto rinascere – così come ognuno di noi – ad una nuova vita, purificata dalla macchia del peccato originale e ora è stato iniziato ad una nuova vita, quella del Diaconato; è chiamato a donarsi completamente nel servizio.

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servizio fotografico di Antonluca Moschetti