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Trasmissione della fede e giovani: le indicazioni alla Consulta dei laici
Il Vescovo, Mons. Simone Giusti, ha aperto i lavori della Consulta dei Laici dando alcune idee e linee di indirizzo. L’Anno Pastorale -ha iniziato- è imperniato su due punti centrali: la consegna del nuovo messale e la trasmissione della fede ai giovani. Per i giovani è entrato subito in argomento ricordando la morte di una ragazza nel rave negli stabilimenti della ex TRW, dove lo sballo e la droga l’hanno fatta da padroni. Per non creare altre situazioni ancora più incresciose -ha proseguito- le istituzioni preferiscono gestire il fenomeno piuttosto che reprimerlo, ma come si è visto, non sempre tutto finisce bene. Bisogna allora che ci sia “una presa di coscienza” perché ci si renda conto di un sistema di democrazia liberale che è “impazzito”. La libertà infatti non è fatta per divenire schiavi della droga, dei social, o di internet, perché tutto questo fa solo aumentare le dipendenze. La democrazia deve essere ancorata a dei valori condivisi e la politica non deve seguire i ricatti di chi grida di più. E’ necessario “un ripensamento culturale” e anche per questo -ha annunciato il Vescovo- è nato l’I.D.A.C, cioè L’Istituto Diocesano Attività Culturali che sarà coordinato da don Raffaello Schiavone e da Chiara Domenici. Lo scopo è quello di riunire tutti i gruppi che in diocesi fanno teatro, musica, attività di cineforum e dare origine ad un “cartellone” dei vari spettacoli che avranno risonanza sulla “Settimana on line” e su Telegranducato, magari con una nuova trasmissione dedicata ai giovani, per poter diffondere la “cristian music” e realizzare proposte musicali nel contesto della nuova chiesa al Borgo di Magrignano, nonché realizzare una sorta di discoteca “cristiana” proprio nei locali della nuova chiesa.
Il Vescovo ha poi chiesto alle Aggregazioni quali siano stati o saranno i loro momenti più importanti in questo ultimo periodo, così il Centro Mondialità ha ricordato il Convegno tenutosi per il 40° anniversario della fondazione, nonché il concorso sul tema della solidarietà. La Pastorale Sanitaria ha messo al primo posto delle attività la celebrazione delle Messe per i malati. La Milizia dell’Immacolata ha evidenziato il momento di preghiera con i carcerati con un apposito libretto. Il Centro Volontari della sofferenza si propone invece di affrontare i problemi della disabilità. La Comunità di Sant’Egidio ha indicato la liturgia come centro della loro esperienza comunitaria e di fede, il servizio ai più poveri e il prossimo pranzo di Natale con i poveri come ”un pranzo in famiglia”; la Misericordia ha ricordato gli interventi e il lavoro compiuto sui giovani inserendoli, come già viene fatto, nei lavori socialmente utili.
La Giornata per la Vita e la Consulta Regionale
Riguardo alle iniziative per la Giornata per la Vita, il Vescovo ha proposto una Tavola rotonda sulla cultura della morte che si va diffondendo, opponendole “un sì alla vita”. Le vittime per droga o per incidenti dopo la discoteca, sono ormai tantissime, contro una cultura “della notte per forza” è opportuno ragionare su “un modello alternativo”. La società civile può dare delle risposte diverse da attuare per via politica con una opportuna legislazione, infatti certi attuali modelli di vita si possono cambiare. Quindi il Vescovo ha compiuto anche una riflessione sul problema della eutanasia dove oggi prevale un “fideismo dogmatico” laico. Il concetto è: si dà la morte per stare bene! Ma chi lo dice poi che il morto è nella pace? Bisognerebbe riflettere sul ridicolo di certe affermazioni, e concedere a tutti almeno il beneficio del dubbio. E’ importante -ha poi concluso- che prenda piede il “Progetto di Educazione Territoriale” e che si realizzino “reti di buone pratiche per le famiglie”.
Il Movimento per la Vita ha evidenziato che dopo la Legge sull’aborto in questi anni sono morti ben sei milioni di bambini. E’ solo una Legge iniqua fatta per evitare la gravidanza. E’ auspicabile un protocollo d’intesa per rivolgersi alle gestanti e poter loro dire: Vuoi un aiuto, mamma? Perciò si dovrebbe essere presenti nelle strutture ospedaliere, con il contributo delle Associazioni di Volontariato e “pretendere” che la Legge sia veramente rispettata.
Sandra Cavallini, recentemente eletta Segretaria Generale della Consulta Regionale delle Aggregazioni Laicali, ha relazionato sul tema: “Fare Chiesa. Fare futuro. Fare unità nelle diversità”, base dell’incontro che di terrà tra la Conferenza Episcopale Toscana e la Consulta Regionale. L’incontro vuole stimolare il confronto sul ruolo dei laici nella Chiesa per cercare nuove vie per una presenza che sia lievito nella società in ambito politico, sociale ed economico. L’incontro è il frutto di quattro eventi preparatori interdiocesani che si sono svolti nei mesi scorsi e sarà certamente utile per illustrare il cammino al laicato impegnato a livello locale e regionale, tutto questo nel reciproco ascolto, sia filiale che paterno, illuminato dallo Spirito Santo.
Il Vescovo ha terminato l’incontro chiedendo alle Aggregazioni Laicali di segnalare le loro eventuali iniziative per la Domenica della Parola di Dio, voluta da Papa Francesco, per il 26 gennaio 2020. Mons. Giusti ha dato anche le disposizioni per la preparazione delle schede per l’elezione del Consiglio delle Aggregazioni Laicali (5 persone) che, a sua volta, eleggerà il nuovo Segretario della Consulta nell’incontro del prossimo Gennaio.