Tornata all’antico splendore la statua di S. Luigi IX

Torna nuovamente a far bella mostra di sé, la statua di san Luigi IX dei Francesi opera della scultore Baratta, nella Parrocchia di san Ferdinando. Per l’occasione si è tenuta una cerimonia alla quale hanno preso parte i vertici dell’Ordine Trinitario, P. Generale Luigi Buccarello OSST, Padre Aldo Berardi OSST, vicario generale, la dott.ssa Loredana Brancaccio, funzionario storico dell’arte della Soprintendenza di Pisa e la dott.ssa Valentina Campedrer responsabile dell’ ufficio Beni culturali della diocesi di Livorno e in rappresentanza del Vescovo Monsignor Simone Giusti.

All’apertura della cerimonia, Padre Berardi ha brevemente presentato la biografia di San Luigi IX che nacque a Poissy il 25 aprile 1214 e regnò dal 1226 al 1270. Morì a Cartagine il 25 agosto 1270 e fu canonizzato da Bonifacio VIII l’11 agosto 1297.Quarto figlio di Luigi VIII (1223-1226) e di Bianca di Castiglia, L. è uno dei monarchi francesi che ha goduto di maggiore considerazione; il suo amore per la pace e la sua fama di uomo pio, come pure il suo interesse per gli indigenti, per la giustizia e per il buon governo, ne fecero uno dei più illustri personaggi del Medioevo. Profondamente religioso e particolarmente devoto agli Ordini mendicanti, conobbe profondamente i Padri trinitari tanto che si dice facesse parte del terzo Ordine, e spesso vestiva l’abito dei trinitari e andava a pregare con loro nel coro.

Il legame di questa Chiesa con i francesi è dovuto anche al fatto che proprio i frati fondatori della Comunità Trinitaria livornese erano francesi, e vi sono presso  l’altare due tombe di famiglie francesi. Quindi la dott.ssa Loredana Brancaccio, storica dell’arte e funzionario della Soprintendenza di Pisa che ha seguito i lavori di restauro della statua di San Luigi e anche i restauri importanti della Chiesa, ha presentato i lavori che la dott.ssa Valeria Pulvirenti restauratrice della ditta Pulvirenti Restauri, ha effettuato e l’intervento più delicato è consistito  nella  ricostruzione della mano sinistra, e nella riscoperta della scritta sul basamento. La Dott.ssa Valentina Campreder, responsabile dei Beni culturali della Diocesi nel porgere il saluto del Vescovo Monsignor Simone Giusti, ha ricordato la costante vicinanza della Diocesi nel sostenere tutti i progetti volti a mantenere la bellezza di questa Chiesa Barocca. A conclusione della Cerimonia il Padre Generale Luigi Buccarello si è complimentato per l’impegno della Parrocchia non solo per mantenere la Chiesa nel suo originario splendore ma anche per mantenere vivo il carisma dell’Ordine volto a liberare gli uomini dalle schiavitù e dalla povertà esistenziali e materiali.