Su questi temi è fondamentale un dibattito

Sono presieduti da Assuntina Morresi, docente di Chimica fisica all’Università di Perugia e firma di Avvenire, e da Angelo Vescovi, luminare delle terapie con cellule staminali, i due Comitati per il No ai referendum proposti dai radicali su eutanasia e cannabis. Lanciati ieri con una nota sui due siti creati ad hoc, i comitati intendono «consolidare e promuovere solidarietà sociale, per una democrazia realmente inclusiva, per il rispetto della libertà e della dignità di ogni persona» puntando al «mantenimento delle leggi attuali», ritenuto «indispensabile». con «l’assoluta disponibilità della vita umana» (ma «nessun Paese, anche tra quelli che hanno emanato leggi sull’eutanasia, ha cancellato questa fattispecie di reato»).

Quanto al quesito sulla droga, «presentato come una liberalizzazione delle cosiddette droghe leggere (definizione scientificamente inappropriata), apre invece alla libera coltivazione di ogni tipo di droga e al libero traffico di quelle cosiddette leggere». La scelta di due scienziati come leader indica la volontà di «assicurare una corretta informazione in materia e un dibattito adeguato su temi così delicati, che minacciano la tutela della salute e della vita. Pensiamo da una parte ai giovanissimi, esposti alla “cultura dello sballo”, e a un’informazione spesso falsa e superficiale, e dall’altra soprattutto alle persone più fragili, anziane e malate, a cui si propone come soluzione l’omicidio del consenziente».

I comitati nascono perché si ritiene «fondamentale che ci sia un dibattito approfondito, che tenga conto di tutte le ragioni in campo». Di quello sull’omicidio del consenziente fanno parte, oltre a Morresi, anche Elisabetta Caponi, Emmanuele Di Leo, Carmelo Leotta, Domenico Menorello, Eugenia Roccella, Eva Sala e Angelo Salvi, a quello sulla droga legale hanno dato vita insieme a Vescovi anche Stefano Bani, Daniela Bianchini, Giovanni Falcone, Elena Fruganti, Marco Invernizzi, Lorenzo Jesurum, Stefano Nitoglia, Daniele Onori, Massimo Polledri, Luisa Santolini e ancora Menorello, che invita ad aderire «tutti coloro che vogliono accettare la sfida di fondo e antropologica che sta sotto i due referendum: affermare una idea di uomo che vale solo se ha successo, altrimenti viene accantonato fino a farlo morire o ad allontanarlo dalla realtà».

Info e adesioni: info@noallomicidiodelconsenziente.itinfo@nodrogalegale.it.

I siti: www.noallomicidiodelconsenziente.it e www.nodrogalegale.it.