Studio, discernimento e confronto

L'incontro con Paolo Rametta

“Democrazia e partecipazione”, questo il tema dell’incontro promosso dall’Azione Cattolica di Livorno, domenica 26 gennaio, che ha avuto come ospite speciale il dr. Paolo Rametta, 33 anni, dottorato in Diritto costituzionale, Dirigente presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Dedicare più risorse allo stato del pianeta, pensando al bene delle generazioni future, o ai problemi dell’oggi – salute, povertà – che affliggono le generazioni presenti? Favorire il miglioramento dell’ambiente o la crescita dell’occupazione? Gestire l’Intelligenza Artificiale guardando più alle prospettive o più ai rischi? Regolamentare e restringere l’assunzione di alcool o lasciarla alla libera scelta delle persone? Quattro temi che il relatore ha posto ai presenti, invitandoli a una sorta di gioco di ruolo, dove ognuno doveva immedesimarsi nel decisore politico, motivando le proprie scelte e posizioni. Perché la realtà pone ognuno di noi davanti a questioni della convivenza civile sempre nuove e anche complicate. Pensiamo ai temi planetari – e drammaticamente presenti nelle nostre vite concrete – dell’ambiente, delle migrazioni, dell’economia, delle tensioni internazionali.

Possiamo rispondere con la fuga, ignorando i problemi e rifugiandoci in una sfera individuale e forse anche consolatoria; o alzare la voce, chiedendo che qualcuno intervenga; o possiamo invece farci carico di affrontare le questioni, con lo studio, il discernimento, il confronto civile, la scelta ponderata di soluzioni che comportano l’allocazione delle risorse disponibili, nel rispetto della dignità delle persone.

Inutile dire che è quest’ultima opzione quella propugnata dal relatore, con forti richiami al magistero ecclesiale, dalla Gaudium et spes del Vaticano II all’insegnamento costante di papa Francesco, ma anche con il conforto di indagini socio-politiche, che dimostrano l’esistenza di un forte nesso tra democrazia e prosperità.

Certamente le istituzioni democratiche hanno bisogno di un evidente aggiornamento, che le renda più efficienti di fronte alla velocità impressa alla società dalle novità scientifiche ed economiche, e più inclusive nei confronti di quanti si percepiscono negletti e impotenti. E hanno bisogno dell’apporto creativo dei giovani, che si rendano protagonisti in questo momento storico, come seppero esserlo nel momento in cui si posero le basi della rinascita democratica del nostro Paese.