Diocesi
Signore, è bello per noi essere qui!
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».
Gesù conduce Pietro, Paolo e Giovanni, fratello di Giacomo, su un alto monte. Lì, davanti a loro, Gesù fu trasfigurato. Ne videro la gloria accecante e radiosa. Vedevano chiaramente la relazione di Gesù con tutto ciò che lo aveva preceduto nella storia della salvezza e attraverso Mosè ed Elia. Udirono una voce che confermava l’Unione di Gesù con Dio, Abbà… Padre.A volte mi chiedo: è Gesù che è cambiato, o è piuttosto che qualcosa è cambiata all’interno dei tre seguaci di Gesù?Gesù ha mostrato loro qualcosa di nuovo su se stesso, o è stato che i suoi seguaci, per la prima volta, hanno visto senza difficoltà e senza impedimenti la gloria sfolgorante che faceva parte del ministero di Gesù verso i poveri, gli sfortunati, i bisognosi, i dimenticati? Era una nuova rivelazione per loro sentire quella voce che parlava di Gesù come del figlio amato, o era che per la prima volta questi uomini sentivano una voce che era sempre presente dal momento stesso del concepimento di Gesù?E noi? Riusciamo a vedere la gloria che Dio ci ha dato e che è dentro di noi così chiaramente come i tre discepoli ebbero l’opportunità di vederla nel Figlio di Dio? Siamo in grado di vedere come l’obiettivo divino della salvezza di Dio ci ha portato al punto in cui la nostra vita è proprio ora? Abbiamo la capacità di riconoscere il ruolo che ciascuno è stato chiamato a svolgere in quello stesso disegno di salvezza divina? Abbiamo sentito la voce di Dio che ci ha creato, che ci ha redenti e che ci ha ispirato ad essere suoi figli amati, suoi veri figli e figlie?Ascoltiamo non solo la voce di Dio che parla di Gesù come figlio, ascoltiamo anche la voce di quello stesso Dio che ci chiama suoi figli e figlie nelle circostanze, nelle relazioni e nelle esperienze che viviamo ogni giorno.