Siccità

Cimici, ragni, cavallette e altro ancora. Mentre la terra si fa sempre più arida, il mare risale verso monte, lungo il fiume Po che diventa sempre più salato. Le colture seccano e gli animali non fanno latte. In Italia l’ondata di gran caldo e siccità continua ad allargare i suoi effetti. Il governo sta ragionando sul da farsi e gli agricoltori fanno la conta delle perdite.

Non solo per il secco e il caldo, ma anche per le loro conseguenze. Con le alte temperature già estive, con il termometro ad oltre 40 gradi, i coltivatori lanciano l’allarme sull’invasione degli insetti. Coldiretti ha effettuato un censimento di quanto sta accadendo. Ad iniziare dalla Sardegna dove milioni di cavallette hanno devastato «quasi 40mila ettari di territorio fra Nuoro, Sassari e Oristano».

E cavallette si vedono in Emilia Romagna, soprattutto nella zona di Forlì dove colpiscono i raccolti di grano, ortaggi, foraggi, erba medica. Da Ferrara a Ravenna poi, le cimici asiatiche attaccano i frutteti mentre più a nord in provincia di Piacenza si fa vedere il ragnetto rosso sul pomodoro.

In Piemonte, si scatena la Popillia japonica, un coleottero giapponese che colpisce, in particolare, mais, pesco, melo, vite, nocciolo e soia. Nei boschi di Cuneo c’è un’invasione di zecche; su tutto il territorio cresce anche la presenza di cimici e di “forbicine” che danneggiano i frutti.

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