Siate costruttori di pace

Una notte: la Notte Bianca con Gesù. Questa è l’iniziativa della Pastorale Giovanile diocesana e della parrocchia di Santa Teresa di Calcutta, nella Solennità di Cristo, Re dell’Universo. Una notte intera con Gesù, Re della pace! Una notte con il Re dei re, proprio come abbiamo cantato nel canto che porta lo stesso nome. Una notte con i giovani della GMG, della Diocesi e con tutti coloro che volevano parteciparvi.

La sera, a partire dalle 19, con una cena condivisa, all’insegna dell’amicizia è iniziata la Notte Bianca. Una serata tra cibo, saluti, risate e racconti. Alle 22 tutto è iniziato: dopo un momento di silenzio e di preparazione, è stato esposto il Santissimo Sacramento sotto una tenda, preparata per l’occasione davanti all’altare, con davanti dei tappeti e dei cuscini per sedersi e stare più vicini a Gesù. Dopodiché il silenzio. Una notte tra noi e Gesù, con Gesù in ognuno di noi. È stato bellissimo! Una notte in cui alcuni sacerdoti si sono resi disponibili per il sacramento della Confessione, una notte in cui moltissime persone sono venute per adorare Gesù nell’Eucarestia. Ogni ora i presenti si sono alternati con dei turni di preghiera, tra silenzio e canti con la chitarra e con l’organo. Chi voleva riposare aveva a disposizione i locali della parrocchia: il salone per dormire con sacco a pelo e materassino e la sala delle riunioni per un bicchiere di caffè (o di tè caldo) e per sgranocchiare qualcosa. Alle 3 della notte, la processione eucaristica in riparazione dei sacrilegi e delle offese a Gesù e per la pace. Un’adorazione lunga e intensa, ma bellissima, fino alle 7 del mattino, dove tutti insieme, grandi e piccoli, abbiamo celebrato le Lodi mattutine e riposto il Santissimo nel tabernacolo. E dopo la colazione e la preparazione della chiesa, abbiamo celebrato tutti insieme l’Eucarestia con il vescovo Simone, il quale nell’omelia, ci ha ricordato l’importanza della preghiera, della centralità di Cristo, Re dei re, Re della pace, nella vita di tutti i giorni, esortandoci a saperlo riconoscere in chi ci sta accanto, nel povero, perché nel povero c’è Cristo e dove c’è Cristo c’è pace, la Sua pace.

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