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Si può fare in Avvento un cammino di ascolto e di silenzio?
Nono appuntamento del secondo anno di tutorial WeCa, con Fabio Bolzetta. Questa volta si parla del sussidio d’Avvento della CEI, disponibile online. Ecco il video e il testo.
Inizia il tempo di Avvento. E anche quest’anno, come da qualche anno a questa parte, la Chiesa italiana, attraverso l’Ufficio liturgico nazionale, mette a disposizione sul web un prezioso strumento per arricchire la liturgia e guidare la riflessione, scaricabile a questo indirizzo.
E come WeCa, Webcattolici impegnati sul fronte del web, siamo felici di presentarvi questo documento alla vigilia di questo periodo così importante.
Tempo di Avvento
Quando venne la pienezza del tempo …
Il sussidio Avvento-Natale 2019 proposto dall’Ufficio liturgico nazionale si presenta con il titolo “quando venne la pienezza del tempo …” (Galati 4,4). Si tratta di una frase “aperta” che si completa nel testo sacro con le parole che testimoniano l’evento dell’incarnazione: “… Dio mandò il suo Figlio, nato da donna”. Il tempo di Avvento è al contempo pienezza ed attesa poiché in esso celebriamo il già della venuta di Cristo nella carne ed il non ancora della sua venuta finale nella gloria.
Gli atteggiamenti dell’Avvento
La vita cristiana consiste nell’assumere sempre meglio gli stessi sentimenti che furono di Cristo Gesù e la liturgia, nella sua sapienza, ha predisposto tempi diversi che facilitino la conformazione di ogni battezzato alla vita del Signore. Nel tempo di Avvento/Natale emergono alcuni atteggiamenti particolari: la vigilanza, la conversione, la gioia, l’accoglienza.
Il sussidio mette in evidenza ognuno di questi tratti, partendo sempre dall’ascolto della Parola di Dio e dell’umanità in cammino nel tempo di oggi.
Vigilante è colui che non vive rannicchiato su se stesso, soffocato dal proprio egoismo ed irretito nelle proprie paure. Il vigilante è colui che, come la sentinella, non chiude occhio perché attende l’aurora e nella notte già intravede la luce del nuovo giorno. Il cristiano, pur nelle tenebre, ha uno sguardo lungimirante che lo rende autentico figlio della luce, figlio del giorno. Egli infatti vive nell’attesa della sua venuta ed è illuminato, anche oggi, di quella luce che si irradiò sul mondo quella notte santa, a Betlemme.
Il tempo di Avvento è anche occasione propizia per la conversione. Risuonano infatti le parole profetiche di Giovanni Battista che invita al rinnovamento profondo del cuore perché la luce non abbia a ritrarsi a motivo delle tenebre che non vogliono accoglierla. La conversione passa necessariamente per le strade dell’ascolto e della carità. Il Battista, voce che grida nel deserto, richiama soprattutto la necessità di ascoltare il Signore e di non chiudersi alle esigenze del prossimo, vivendo in questo mondo con giustizia e misericordia.
Maria è immagine splendida di gioia. A lei l’arcangelo Gabriele chiede di “rallegrarsi”, ad Elisabetta porta e riceve la gioia che nasce dal riconoscere che Dio mantiene sempre le sue promesse. In questo tempo liturgico non possiamo che gioire, ossia risalire alla fonte della gioia che è ben più grande delle gioie effimere e passeggere di questo mondo.
Anche l’accoglienza rientra tra gli atteggiamenti tipici di questo tempo. Si tratta di crescere nell’ospitalità, tratto che caratterizza i personaggi dell’Avvento e del Natale, al punto che si potrebbero “dividere” in due categorie, chi accoglie Gesù e chi invece lo rifiuta chiudendo le porte del cuore, per indifferenza, egoismo, paura.
Si può fare in Avvento un cammino di ascolto e di silenzio? La proposta dell’ufficio nazionale intende raccogliere una sfida: in un mondo che corre veloce, rumoroso, attratto dalle tante luci rilanciare la possibilità di fermarsi, di fare silenzio e di discernere la luce vera, quella che illumina ogni uomo. E lo intende fare anche attraverso la via del web che può diventare occasione per lasciarsi raggiungere da una bella notizia che attraversa l’oceano sconfinato della comunicazione e che ha da dire una verità semplice, antica e sempre nuova: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio. E lo ha fatto per amore. Anche per gli uomini del nostro tempo è giunta la pienezza del tempo.
Ringraziamo don Doriano Locatelli e l’Ufficio liturgico nazionale per la collaborazione nella stesura di questo #tutorialweca.