Se la “cancel culture” cancella persino un codice dell’umanità

Volgare e violenta. Nelle sue pagine si trovano esempi di incesto, prostituzione e stupro. Oltre che di crude battaglie. E per questo non è adatta ai bambini delle elementari e delle medie e va vietata. È la decisione di un distretto scolastico dello Utah e non riguarda un testo di Eminem o libri tipo “il Tropico del Capricorno”. Il testo in questione è la Bibbia, sia pure in una versione diversa da quella cattolica. Sì, avete letto bene: la Bibbia. Notizia che lascia a bocca aperta e conferma come ormai certe dinamiche ideologiche abbiano raggiunto livelli di guardia fino a qualche tempo fa inimmaginabili, non risparmiando neanche il testo sacro per un miliardo e trecentomila cristiani.

Le cronache degli Stati Uniti ricordano che il vento della polemica a colpi di libri registra ogni giorno nuovi episodi. Se in Florida il governatore candidato alla Casa Bianca, Ron De Santis, ha vietato decine di testi di matematica perché ritenuti “politici”, in California alcuni genitori sono venuti alle mani in merito alla lettura di un libro per celebrare il Pride Month. In diversi Stati Usa a maggioranza democratica, inoltre, sono stati rimossi dalle biblioteche alcuni testi percepiti come offensivi dal punto di vista razziale. Ma certamente il primato del ridicolo (se la questione non avesse risvolti a suo modo drammatici) spetta a questa decisione del distretto scolastico di Davis, nello Utah, a nord di Salt Lake City. La decisione di rimuovere la Bibbia dalle classi elementari e medie è stata presa dopo le proteste di un genitore secondo il quale con i suoi esempi di incesto, prostituzione e stupro, la Bibbia non sarebbe adatta ai giovanissimi.

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