Sbagliato dare le armi agli Ucraini

Pax Christi ha fatto sentire la sua voce sulla guerra in Ucraina, non poteva essere altrimenti. «Tacciano le armi» è il titolo della dichiarazione firmata dal presidente dell’associazione, Giovanni Ricchiuti, vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, che fa eco alle parole del Papa e «chiede il non coinvolgimento del nostro Paese nel conflitto né con armi e né con preparazione di uomini».Monsignor Ricchiuti, Russia e Ucraina che cosa le evocano di primo acchito?Tante cose. Uno dei viaggi più belli che ho fatto, in quei due Paesi appunto, nel 2000. Poi gli esponenti e testimoni del mondo ortodosso che abbiamo accolto al Seminario regionale di Molfetta quando ero rettore. Il legame speciale che Bari e la Puglia hanno con l’ortodossia russa per via di san Nicola. Il metropolita Hilarion di Volokolamsk ha tenuto una lectio magistralis alla Libera Università del Mediterraneo, a Bari, poco più di due mesi fa, c’ero anch’io.Su quello che sta avvenendo ora in Ucraina c’è un’informazione senza sosta. Per il conflitto nel Donbass, con le sue migliaia di morti in otto anni, non è stato così.Quella del Donbass è stata una guerra dimenticata e ha fatto comodo dimenticarla, diciamolo chiaramente. Ciò che oggi è uscito fuori è il fuoco che covava sotto la cenere. Non è avvenuto in Donbass, ma è collegato: chi si ricorda del massacro di Odessa, il 2 maggio 2014, quando una cinquantina di attivisti filo-russi morirono in un rogo appiccato da neonazisti e nazionalisti ucraini? Noi li abbiamo dimenticati altri no. Non bisogna coprire il fuoco con la cenere, perché non si spegne. Le situazioni andavano affrontate con un percorso di riconciliazione, mettendosi attorno a un tavolo per comprendere le ragioni gli uni degli altri. E bisognava fare un lavoro ai fianchi, diplomatico, con questi due popoli e i rispettivi capi di Stato, per arrivare a un accordo. Si evoca spesso la crisi dei missili a Cuba del 1962. Qualcuno si aspettava allora che l’America non avrebbe fatto nulla di fronte a missili nucleari sulla soglia di casa? Per fortuna ci fu una retromarcia, ci fu un accordo, nell’ambito del quale furono tolte anche armi nucleari che erano nella Murgia, nel territorio della mia diocesi. Oggi stiamo ragionando di una guerra che poteva essere evitata.

(continua a leggere https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/pax-christi-sbagliato-dare-armi-a-ucraini)