Sarà costruito un santuario

Ogni giorno alle 12, in un piccolo villaggio della diocesi di Goma, in Congo, sulle rive del lago Kivu, arrivano gruppi di pellegrini da ogni dove, per celebrare la Messa e invocare l’aiuto della Madonna di Montenero. Proprio qui infatti, dove da un po’ di tempo i fedeli pregano la Madonna patrona della Toscana, si sono verificate numerose grazie e per questo è stata eretta una piccola cappella a lei dedicata.

A far conoscere il culto di Maria di Montenero sono stati alcuni preti originari del Congo che prestano il loro servizio sacerdotale nella diocesi di Pisa, come don Modesto che a maggio dello scorso anno aveva fatto conoscere questa devozione anche al vescovo Giusti, venendo in visita a Livorno (leggi https://www.www.lasettimanalivorno.it/Diocesi/L-immagine-di-Maria-di-Montenero-in-Congo/(language)/ita-IT). In quell’occasione aveva anche espresso la possibilità che proprio là, in un terreno di proprietà della diocesi africana, potesse essere costruito un santuario a Maria di Montenero. 

Il progetto, grazie anche alla collaborazione con i cavalieri dell’Ordine Costantiniano, ha incontrato il favore del vescovo di Goma, Willy Ngumbi Ngengele, che proprio ieri era a Livorno per aprire l’iter ufficiale alla costruzione. La visita in Vescovado aveva anche il fine di ringraziare il vescovo Giusti per aver offerto la collaborazione alla costruzione in quanto architetto. L’idea è quella di costruire, invece di una grande chiesa chiusa, un ampio presbiterio dove poter celebrare e una cavea artificiale all’aperto, alberata e dotata di tensostrutture per un totale di 12.000 posti a sedere. I tecnici congolesi sono già all’opera per disegnare questo nuovo particolare santuario; presto i primi rendering del progetto.

Nella foto insieme a mons. Giusti, il vescovo Ngumbi Ngengele, don Modesto Habinshuti Subwanone, don Innocenzo Gasigwa, il Coordinatore della Delegazione Toscana del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio Giannelli e il cavaliere Menconi.