Santa Giulia in processione lungo le vie d’acqua della città

Una vigilia della festa patronale sicuramente diversa quella di quest’anno, ma che certamente resterà nella storia. Le reliquie della Santa Patrona, che ogni anno arrivano dal mare, a ricordare la loro antica provenienza nel viaggio delle spoglie della giovane martire dalla Corsica, quest’anno hanno attraversato le vie d’acqua della città; simbolicamente, senza corteo e assembramenti di popolo lungo le spallette, a bordo dell’imbarcazione dei vigili del fuoco. Niente palio dell’Antenna, niente sfilata in costume, niente Fanfara dell’Accademia navale. Tanti hanno comunque voluto salutare la Santa affacciandosi alle finestre lungo il percorso, illuminando le finestre e applaudendo al passaggio, oppure scendendo in strada e moltissimi hanno seguito la diretta televisiva su Granducato TV che ha accompagnato tutta la manifestazione.

Abbiamo riscoperto ancora una volta la bellezza della nostra città, anche nel suo volto notturno – ha detto mons. Giusti al termine della processione, conclusasi all’Andana degli anelli – abbiamo adattato la nostra festa patronale alle disposizioni anticontagio, ma non abbiamo rinunciato ad essa. Perché la vita va vissuta sempre fino in fondo, così come ha fatto la giovane Giulia.

Anche il sindaco Salvetti ha avuto parole di lode ai livornesi per il loro comportamento durante il lock down, ma anche di incoraggiamento per la fase della ripartenza che la città si appresta a vivere.

Un applauso ha poi coronato il ringraziamento a medici, infermieri ed operatori sanitari, presenti con una rappresentanza a bordo di una delle barche che seguivano le reliquie; persone che in questi mesi hanno lavorato al meglio e non si sono risparmiate per farsi vicine agli ammalati e alle loro famiglie.

Poi il ringraziamento agli organizzatori e la benedizione del mare, della città e la preghiera per tutti coloro che sono morti in questi mesi di pandemia.

le foto sono Antonluca Moschetti