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Salesiani: le proposte dei tre gruppi di riflessione
Il primo gruppo di riflessione incentrato sul tema: “Una comunità presente sul territorio” ha proposto: far divenire la processione per Maria Ausiliatrice la festa della comunità e del quartiere; organizzare il tempo di carnevale insieme alle Scuole del quartiere e alle associazioni laiche del territorio e partecipare alle iniziative del quartiere come quella dell’8 dicembre; creare una rete di “doposcuola” in unione con le altre scuole del quartiere; far conoscere all’esterno tutto ciò che ci caratterizza come il Centro per la famiglia, il Centro di ascolto Caritas, le attività di cinema e teatro, il concorso per i presepi; aumentare le esperienze di Messe nel quartiere e dei gruppi di ascolto della Parola; ricercare un rapporto maggiore con le famiglie del territorio da parte dei sacerdoti e dei laici, non limitandosi alla annuale benedizione delle famiglie; rafforzare l’impegno del Progetto strada e dare più attenzione al mondo del lavoro giovanile attraverso il CIOFS e costituire una Cooperativa sociale; collaborare, con chi ha già una esperienza con i diseredati di Piazza Dante, con la Caritas diocesana e con la ronda della carità della parrocchia di San Giovanni Bosco; conoscere meglio il territorio per scoprire le necessità delle persone del quartiere; aprire l’oratorio in modo più ampio e creare “rete” con le parrocchie vicine.
Il gruppo di riflessione “Una comunità segno di amore” ha proposto di dare meno attenzione alla ritualità in ambito liturgico incrementando i gesti che aiutino a sentirsi parte della celebrazione per creare relazione nella comunità; ridare valore alla Messa della comunità come segno ecclesiale evitando messe settoriali; proporre, durante la settimana, un tempo di adorazione e di preghiera che possa facilitare l’incontro comunitario con Dio; garantire nel corso dell’anno incontri tra i gruppi con pellegrinaggi significativi favorendo la partecipazione di tutti; proporre momenti insieme e iniziative per conoscersi meglio; dare senso cristiano all’amore fraterno con il ritrovarsi, mezz’ora prima della Messa, per una preparazione comunitaria e vivere anche il dopo messa in stile cristiano; stimolare sempre la partecipazione dei laici; verificare ogni proposta attuata in relazione all’obiettivo che si era previsto.
Il terzo tema di riflessione: “Una comunità accogliente” ha avuto come proposta quello di ricercare nuove forme di accoglienza guardando anche ad esperienze significative al di fuori della nostra diocesi; proporre nella liturgia celebrazioni accoglienti nella semplicità e nella disponibilità; proporre all’esterno della comunità attività che fanno incontrare come cene di quartiere e tornei di vario tipo; a chi si affaccia per la prima volta in un gruppo si spieghino le condizioni per appartenervi accompagnando i nuovi elementi; ricontattare i giovani che negli ultimi anni hanno abbandonato l’oratorio per comprendere le loro difficoltà; costituire un gruppo per la “continuità formativa” che renda omogeneo il cammino di crescita dei ragazzi; curare l’accoglienza alle famiglie che si avvicinano alla comunità attraverso la “ludomessa” con il coinvolgimento di un sacerdote di riferimento. Appuntamento dunque per tutti all’Assemblea generale di settembre!