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Progetto “Generazione Cooperazione”
Il CMSR protagonista del progetto “Generazione Cooperazione”: l’obbiettivo promuovere la cultura della cooperazione internazionale. Il tema della cooperazione internazionale per lo sviluppo sostenibile è da sempre centrale nell’operato del Centro Mondialità Sviluppo Reciproco ed è presente anche nel nome stesso dell’associazione. Con le parole “Mondialità” e “Sviluppo” infatti, già alla fine degli anni 70′, il CMSR si proponeva di trattare tali importanti temi ancora oggi di stretta attualità. La cooperazione internazionale è anche il principale protagonista del progetto di livello nazionale denominato “Generazione Cooperazione – mettiamola in agenda”, a cui il CMSR prende parte tramite FOCSIV, e il cui obbiettivo è proprio promuovere tale cultura anche in risposta a fenomeni globali odierni come guerre e pandemie.
Tale impegno, che mobilita 24 enti in 11 regioni italiane, vuole arrivare in particolare al mondo scolastico, docenti e alunni, e ai giovani attivisti, ma in generale alla più ampia fetta possibile di opinione pubblica.
A fianco al progetto è presente anche una campagna mediatica denominata “070” che chiede al governo e alle istituzioni di raggiungere l’obiettivo dello 0,7% del PIL da destinare a progetti di sviluppo internazionale. Si parla di obbiettivo da raggiungere perché l’Italia ha più volte sottoscritto tale impegno a livello internazionale senza però mai riuscire a realizzarlo concretamente.La quota 0,70% è stata indicata anche all’interno dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile (punto 17) firmata il 25 settembre 2015 da 193 paesi membri delle Nazioni Unite compreso il nostro paese. Attualmente l’Italia è ancora ben lontana da raggiungere la percentuale di PIL prevista nel 2018 ovvero lo 0,40 e tali dati sono inferiori a quelli di altri paesi europei come Francia, Germania e Gran Bretagna. Per far arrivare il messaggio e le ragioni della campagna al mondo politico locale e nazionale sono previste molteplici iniziative tra cui produzione di contenuti, seminari di approfondimento, forum e incontri territoriali con politici e istituzioni locali.
Tutto ciò è strettamente legato al lavoro da svolgere nelle scuole e a contatto con il mondo universitario e dell‘attivismo politico. I primi interlocutori sono le scuole secondarie di secondo grado a cui sono offerti corsi di formazione sull’argomento da trattare. Gli istituti interessati potranno contare anche sulla collaborazione e il supporto di educatori ed educatrici esperti.Nello specifico il CMSR agisce nel contesto del territorio livornese e intende coinvolgere varie scuole secondarie e singoli studenti universitari sia a Livorno e sia a Pisa e in particolare l’ateneo Scienze della pace ateneo che si occupa di questi temi in maniera sistematica e approfondita.I 5 civilisti presenti al CMSR sono stati informati dell’iniziativa e si stanno formando sull’argomento per poter essere d’aiuto nello svolgimento del progetto. Tra temi approfonditi anche quello legato all’attività di advocacy ovvero l’attività con cui un soggetto organizzato cerca di influenzare l’ambiente politico, sociale, economico allo scopo di provocare un impatto positivo sulle persone.
Collegata a tale tema l’idea, ancora in corso di elaborazione, di mettersi in contatto con le istituzioni comunali livornesi proprio allo scopo di metterle al corrente del lavoro da svolgere e dell’importante obbiettivo sociale che questo progetto si pone.