Diocesi
Presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa
Terza domenica consecutiva senza fedeli alla celebrazione della Santa Messa da quando sono entrate in vigore le norme anti Covid-19. Ci rechiamo al Santuario della Madonna delle Grazie con il ricordo delle parole di Papa Francesco nel momento straordinario di preghiera di venerdì scorso sul Sagrato della Basilica di San Pietro. “Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca… ci siamo tutti. Come quei discepoli, che parlano a una sola voce e nell’angoscia dicono: «Siamo perduti» (v. 38), così anche noi ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme.”
Monsignor Simone, Vescovo di Livorno è sulla stessa barca insieme a tutta la Diocesi. La Santa Messa trasmessa in diretta dall’emittente Telegranducato è seguita da molte persone. Monsignor Simone in particolar modo saluta i molti giovani che partecipano alla celebrazione eucaristica chiamandoli alcuni per nome: Caterina, Francesco, Chiara e tanti altri ancora.
Il Vangelo di Giovanni di questa V domenica di Quaresima narra la resurrezione Di Lazzaro.
Gesù resuscita Lazzaro presso Betania davanti a molte persone. Non un’esperienza mistica o soggettiva. I presenti hanno visto Gesù, l’hanno incontrato. La forza del cristianesimo non è nella sua bellissima filosofia religiosa, non è nella sua morale, non è nei suoi precetti, è nei fatti, è in questa capacità di vincere la morte. Pietro e Paolo sono gli apostoli più venerati perché essi fin dall’inizio fanno miracoli di resurrezione. Un segno tangibile è la capacità di riportare in vita, di essere uomini di Dio. Maria perché è così venerata? Proprio perché ha dato tutti questi segni di potenza. Gli altri Santi venerati per i loro miracoli, cioè fatti, sono San Francesco, Sant’Antonio da Padova, San Francesco di Sales e nel recente passato Padre Pio. Questi fatti ci interpellano. Le teorie, le riflessioni, le ideologie e le morali possono essere sempre controbattuti. I fatti invece sono o non sono. Siccome sono, ci interrogano tutti. I fatti accaduti ci chiedono di prendere posizione.
In questo tempo in cui c’è tempo, il Vescovo Simone ci invita a prendere e leggere il Santo Vangelo. Nel Vangelo si trovano una serie di racconti, di fatti che interpellano la nostra coscienza e dicono che ognuno di noi non è solo. Siamo amati. Non è la morte padrona; è Dio! Il Signore in questo periodo di epidemia vuole illuminare i nostri cuori per uscire da questo contagio. Occorre aprire il nostro cuore, aprire le orecchie e ascoltare il Signore. Per vincere anche questa volta il male occorre che ci convertiamo al Signore. La pietra della morte è stata ribaltata non solo per Lazzaro ma per tutti.
La supplica a Maria delle Grazie di Montenero al temine della Santa Messa è stata letta per liberarci dall’epidemia e per sostenerci in questa dura prova.
foto di Antonluca Moschetti