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Pizzaballa: “Ho parlato con il Papa di come fermare la deriva in Medio Oriente”
Con il Papa “ci siamo aggiornati sulla situazione umanitaria della comunità cristiana a Gaza ma più in generale della Terra Santa e le possibili prospettive, per vedere se ci sono possibili canali di dialogo, per vedere almeno come fermare questa deriva che è sempre più preoccupante”. Il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei latini, voce di pace in questi tempi di lacerazione per il Medio Oriente, è all’Università Cattolica per l’inaugurazione dell’Anno Accademico e, a margine dell’evento, risponde alle domande dei cronisti. Questa mattina, il porporato ha partecipato all’udienza del Papa ai membri dello Studium Biblicum Franciscanum, nato proprio a Gerusalemme un secolo fa. In quell’occasione ha condiviso con il Papa aggiornamenti e possibili prospettive per la Terra Santa.
La Giordania punto di riferimento
Pizzaballa è di ritorno dalla Giordania, dove è stato nell’ultima settimana. “La situazione della Giordania è complessa però devo dire che è l’unico Paese stabile dal punto di vista politico oltre che umanitario per la popolazione palestinese, in particolare per Gaza”, spiega. “Quando noi dobbiamo far arrivare aiuti umanitari a Gaza, il nostro indirizzo è la Casa Reale giordana”. Il patriarca riferisce di colloqui con il Re Abdallah, con il governo e con le varie istituzioni “per vedere di mantenere vivi i canali di comunicazione con Gaza e anche con il poco di autorità che è rimasto lì”.