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Piangiamo con chi piange

“Piangiamo con chi piange”. Quello che sta accadendo in Ucraina ci rende attoniti e molto preoccupati. Assistere a milioni di persone costrette a fuggire, a lasciare tutto e a rifugiarsi in altri paesi mette alla prova il nostro cuore. Colonne interminabili di sfollati, in particolare di donne, bambini anziani e disabili infreddoliti ci rendono stupefatti e affranti. E poi pensare a quelli che rimangono nelle città costretti al freddo, senza acqua, senza luce, privi di riscaldamento e di cibo. Con il conseguente rischio di morire addirittura “per fame”. E assistere a persone che “in fila per il pane” vengono colpite dalle bombe assassine ferisce dal dolore i nostri cuori e interroga le nostre coscienze. Non ci sono parole c’è solo il grido del pianto. Soffriamo anche noi con chi soffre per una guerra terribile e assurda.
L’Ucraina aggredita e bombardata senza pietà. Città rase al suolo o ridotte a macerie. Perfino gli ospedali, le scuole e gli asili presi di mira. Luoghi sacri di vita cancellati e divenuti contenitori di morte. Questa è una guerra ignobile e atroce che riporta indietro la storia. Fermare il massacro è la priorità ma la strada intrapresa non si preannuncia per niente facile. Non c’è la volontà a negoziare e a trovare una soluzione pacifica. Le incisive sanzioni inflitte al momento non frenano l’atroce aggressione. Anzi la incrementano e la rendono sempre più feroce. L’ obiettivo è invadere e occupare più territorio possibile, senza alcuna pietà per chi le abita, prevaricando libertà e diritti. Allargare i propri confini e accrescere la propria potenza. È questo il diavolo che avanza, che infonde il male verso persone innocenti, che vuole la morte e la distruzione, che causa dolori indescrivibili. Questa guerra porterà a far crescere l’odio, a creare inimicizie tra i popoli, a perdere la fiducia nella pace. Sarà difficile ricucire l’enorme flagello che sta causando. Persone che perdono in un istante, la loro terra, le loro case, il loro lavoro, i loro studi, i loro affetti. Questa è una ferita satanica che farà fatica a guarire, un calvario che segnerà per sempre il futuro del secondo millennio.