Per una famiglia numerosa ottenere un mutuo è quasi impossibile

Luca D’Amato e sua moglie Giorgia vivono da nove anni in un bilocale a Settimo Milanese (Milano). Un nido d’amore che è diventato sempre più stretto, man mano che i due si aprivano alla vita. Adesso Luca e Giorgia hanno cinque figli. Lei è mamma a tempo pieno, lui ha un discreto stipendio, derivante dalla sua occupazione di venditore d’auto. E poi, l’assegno unico, 1.100 euro al mese. Ora, con l’arrivo del sesto figlio, i letti a castello non basteranno più per ospitare tutti. «La nuova casa dei nostri sogni? Individuata da tempo». Ma ad ogni colloquio in banca, la risposta del funzionario è sempre la stessa, dettata dagli alert che appaiono nel sistema: il mutuo non sarà concesso.

Quella di Luca e Giorgia è una storia comune a molte famiglie numerose. Lo sa bene Alfredo Caltabiano, presidente di Anfn, l’associazione che raduna e dà voce alle famiglie extralarge in Italia: «Periodicamente ricevo email di famiglie associate che mi confidano il sogno di vivere in una casa dignitosa, dove tutti i componenti possano godere del loro “spazio vitale”. Famiglie che fanno mille sacrifici per onorare i loro impegni, che hanno sempre pagato regolarmente l’affitto o la rata del mutuo della casa in cui hanno abitato fino ad oggi. E che incontrano come un muro di gomma ogni volta che si recano negli uffici degli istituti bancari quando raccontano loro che nella nuova casa in cui intendono trasferirsi – e per la quale chiedono un mutuo – si stabiliranno in cinque, sei ed anche più persone». Caltabiano conosce bene gli algoritmi che determinano la scelta degli istituti. Lui stesso ha lavorato per 39 anni in una banca locale poi confluita in un grande gruppo nazionale. «E proprio perché li conosco, li contesto». (continua a leggere https://www.avvenire.it/economia/pagine/mutui-famiglie-numerose-sempre-piu-difficili)