Diocesi
Per meditare le scelte dell’età adulta
Sabato scorso al prato delle Antenne al Castellaccio, si è svolto l’incontro scout rivolto ai partenti della Zona AGESCI di Livorno.
La partenza è il momento finale del cammino scout da educandi, dove i rover e le scolte, intorno ai 20 anni d’età, sono chiamati a maturare delle scelte significative in alcuni campi della loro vita – Fede, Servizio, Politica – al fine di diventare uomini e donne adulti, capaci dunque di “guidare da sé la propria canoa” (cit. di Baden Powell, n.d.r.).
Nell’incontro i ragazzi hanno avuto 3 punti di ritrovo diversi, da cui sono partiti divisi in 3 gruppetti, facendo un pezzetto di strada insieme per conoscersi. Prima di partire sono stati letti alcuni brani, e ogni ragazzo ha avuto il compito di raccogliere tre legni/bastoni a testa, da portare con loro lungo il cammino.
Quando si sono ritrovati al prato insieme ai capi, ad accoglierli hanno trovato Francesca, la nostra responsabile di Zona, che ha portato i saluti di tutta la Zona in questo primo evento di Zona in presenza in tempi covid.
I tre gruppi di ragazzi hanno ascoltato la testimonianza di tre scout sulle tre scelte della partenza, con delle piccole attività per renderli partecipi. Sono state scelte persone che forse i ragazzi ritenevano più adatte per una scelta specifica, ma loro li hanno sorpresi parlando di un’altra che apparentemente non aveva niente a che fare con loro (ad esempio Don Francesco non parlava della scelta di fede ma di scelta politica), questo proprio per passare il messaggio che le tre scelte della partenza non sono “porte” separate, ma bensì strettamente collegate tra loro. Come le gambe di un treppiedi, che hanno bisogno l’una dell’altra per poter stare in piedi.
Così hanno parlato Don Francesco per la scelta politica, Luca per la scelta di fede e Alessandro (di Pontedera) per la scelta di servizio. Con i legni/bastoni da loro raccolti alla fine hanno costruito un piccolo treppiedi personale, e su ogni “gamba” hanno scritto cosa si sarebbero “portati a casa” delle varie testimonianze ascoltate.
È stata una giornata molto intensa, piena di strada e riflessioni arricchenti, ma il dono più grande è stato quello di poter vivere questo momento in presenza.