Diocesi
Per me vivere è Cristo e morire un guadagno
La Via Crucis dei giovani guidata da Monsignor Simone dal Santuario di Montenero. La diretta televisiva di Telegranducato ha permesso ai fedeli di seguire le stazioni della passione di Gesù da casa. Il Covid-19 non impedisce la Via Crucis. Alcuni giovani della Diocesi di Livorno che hanno preparato l’evento si alternavano col Vescovo tramite streaming con musica e canti.
Al termine del rito della Via Crucis Monsignor Giusti ha esordito: “Cristo è morto in Croce, non poteva salvarci diversamente? Perché tanto sangue, tanto dolore?” La situazione in questi giorni è drammatica, la morte attanaglia. Il virus porta via le persone care, babbo, mamma, un figlio. Accetto la morte come se fosse l’ultima stazione della vita. Avvolte si cerca la morte come se fosse una liberazione. La morte si presenta come liberatrice dalle sofferenze della vita. Possiamo dire, “io non ci penso alla morte”. Al contrario posso trovare una via di scampo. Devo accettare questa condanna a morte, rassegnarmi oppure trovare un via di fuga, di salvezza? Di fronte al virus sto in casa, mi curo per vincere la morte. I medici, gli infermieri… chi glielo farebbe fare di esporsi al contagio se non per salvare la mia vita. C’è una possibilità per vincere la morte, di uscire vivi dalla morte?
La Madonna qui nel suo Santuario di Montenero è viva, presente, operante. Da secoli e secoli ci testimonia la Sua presenza in mezzo a noi. La Chiesa ha riconosciuto più di duecento apparizioni della Madonna. Non solo Lei, i Santi. Due giorni fa abbiamo ricordato Giovanni Paolo II, egli è morto ma sta continuamente facendo miracoli e grazie da dove è sepolto, i sotterranei di San Pietro. Il suo corpo è morto, ma è vivo e presente in mezzo a noi. C’è una possibilità di andare oltre la morte? Certo, il nostro rapporto con la materia è occasionale. Tu sei contento se ami e sei amato. Solo le cose spirituali nutrono e fanno felici. Cristo ha affrontato la morte e ha vinto la morte. La tomba di Cristo fu trovata vuota, è certo. Cristo è risorto, si è fatto riconoscere dagli Apostoli. San Tommaso mette la mano nel costato di Gesù, Tommaso ha visto. Egli va a testimoniare nelle terre più lontane la Sua resurrezione. Gli Apostoli hanno visto, hanno toccato. Molti i Santi hanno fatto miracoli di resurrezione, di guarigione come Sant’Antonio da Padova, San Francesco d’Assisi, San Francesco di Sales, Don Bosco. Questi sono fatti accaduti ieri e che accadono oggi. Quando ognuno di noi apre il cuore solamente a Cristo ecco che diventa Cristo e vince il dolore, la malattia, vince la morte. Noi in questo tempo vogliamo che i cuori di tutti si aprano a Dio. In primis i ricercatori e gli scienziati che i loro cuori si aprano a Dio, per ricevere il dono della scienza che è un dono dello Spirto Santo, per capire come riuscire a neutralizzare questo virus. Cristo è morto, Cristo è risorto Lui è la nostra salvezza e nell’amore c’è salvezza. “Per me vivere è Cristo e morire un guadagno.”
La via Crucis sarà trasmessa sul canale 14 lunedì alle 23 e mercoledì alle 18.50 e da lunedì sarà sul canale Youtube di Granducato.
Questo il libretto della Via Crucis
le foto sono di Antonluca Moschetti
e sul canale Youtube della Diocesi il video con tutte le meditazioni dei giovani