Papa Francesco: non seguiamo chi urla e semina la paura dell’altro

Nella Giornata Mondiale dei Poveri, da lui istituita tre anni fa, papa Francesco punta il dito contro “l’indifferenza” verso gli ultimi della società, verso il continuo aumento delle disparità sociali. “Ho visto recentemente, alcuni minuti fa, alcune statistiche di povertà. Fanno soffrire! L’indifferenza della società verso i poveri… Preghiamo”, dice all’Angelus. E tra i banchi della Basilica vaticana, ci sono proprio loro, “il tesoro della Chiesa”, i “preferiti di Dio”, “i portinai del Cielo”, cuore pulsante del pontificato di Francesco. Sono uomini, donne, bambini provenienti da diversi Paesi e con diverse storie di vita alle spalle di cui ancora portano i segni, invitati a fare festa alla mensa del Signore.E nella Messa in una San Pietro affollata il Papa sottolinea che oggi, “nella smania di correre, di conquistare tutto e subito, dà fastidio chi rimane indietroEd è giudicato scarto: quanti anziani, quanti nascituri, quante persone disabili, poveri ritenuti inutili“. “Si va di fretta, senza preoccuparsi che le distanze aumentano, che la bramosia di pochi accresce la povertà di molti”, denuncia il Pontefice.

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