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One life
Londra 1938, Nicholas Winton è un giovane broker in ascesa che decide di recarsi a Praga su richiesta di alcuni amici. Lì trova una situazione drammatica dal punto di vista umanitario: bambini e famiglie di ebrei in condizioni di estrema povertà e precarietà, a rischio della violenza nazista. Con il supporto della madre e di altri amici a Londra, Nicholas decide di organizzare dei treni speciali che portino i bambini ebrei in Inghilterra per un affido temporaneo…
Valutazione Pastorale
Il film “One Life” esce a ridosso di due ricorrenze sul tema cinema e Shoah: i trent’anni di “Schindler’s List” (1993) di Steven Spielberg, racconto del coraggio dell’industriale Oskar Schindler, e i vent’anni della miniserie Rai “Perlasca. Un eroe italiano” (2002) di Alberto Negrin, che ha reso nota la straordinaria impresa di Giorgio Perlasca. “One Life”, diretto da James Hawes, racconta l’eroismo del londinese Sir Nicholas Winton che nel 1938 organizzò dei treni della speranza da Praga a Londra, salvando dalla ferocia nazista 669 bambini ebrei. L’opera prende le mosse dal romanzo di Barbara Winton, figlia di Nicholas, che sullo schermo è interpretato in maniera struggente dal Premio Oscar Anthony Hopkins. Tra i comprimari Johnny Flynn, Helena Bonham Carter, Lena Olin, Jonathan Pryce e Romola Garai.
La storia. Londra 1938, Nicholas Winton è un giovane broker in ascesa che decide di recarsi a Praga su richiesta di alcuni amici. Lì trova una situazione drammatica dal punto di vista umanitario: bambini e famiglie di ebrei in condizioni di estrema povertà e precarietà, a rischio della violenza nazista. Con il supporto della madre e di altri amici a Londra, Nicholas decide di organizzare dei treni speciali che portino i bambini ebrei in Inghilterra per un affido temporaneo… “One Life” è un’opera che va dritta al cuore. Una storia vera, raccontata su un doppio binario temporale – con continui flashback – tra la Londra del 1938-39 e quella del 1988, dove troviamo un anziano Nicholas Winton alle prese con i ricordi di gioventù; un uomo che si è speso con eroismo, ma di cui nessuno sa nulla. Quando il diario di Nicholas finisce nelle mani della redazione del popolare programma di intrattenimento “That’s Life” sulla BBC, i riflettori all’improvviso si accendono e affiora una storia edificante.
A livello narrativo, la sceneggiatura risulta abbastanza lineare, quasi prevedibile, ma a dare senso, densità e coinvolgimento al film sono di certo la vicenda raccontata, di grande umanità e solidarietà, e gli interpreti in campo. È in particolare Anthony Hopkins a sorreggere il film con un’interpretazione acuta e raffinata (magnifico!), abitando un uomo che sul crinale della vita riavvolge il nastro dei ricordi e si confronta con il buio della Storia. Un film dalle vibranti emozioni, da vedere e valorizzare in contesti educativi. Consigliabile, poetico, per dibattiti.