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Nel Diritto canonico la carità è legge. Quarant’anni fa nasceva il nuovo Codice
«Imparate anche a comprendere e – oso dire – ad amare il diritto canonico nella sua necessità intrinseca e nelle forme della sua applicazione pratica: una società senza diritto sarebbe una società priva di diritti. Il diritto è condizione dell’amore». Così scriveva Benedetto XVI in una lettera ai seminaristi dell’ottobre 2010. Un invito suggestivo per seguire il quale può essere utile soffermarsi sul 40° anniversario del nuovo Codice di diritto canonico, che fu promulgato il 25 gennaio 1983 ed entrò in vigore il 27 novembre dello stesso anno. È quello che avverrà oggi all’Università di Bologna con un convegno organizzato dal dipartimento di scienze giuridiche e che vedrà presenti, insieme a numerosi accademici, il prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica – il vertice della giustizia della Chiesa, che presiede alla legittimità di tutto il sistema giudiziario canonico – il cardinale Dominique Mamberti, il segretario del Dicastero per i testi legislativi, il vescovo Juan Ignacio Arrieta, e il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin.