Nasce Sentieri Teologici Livornesi

È uscito in questi giorni il primo numero di una nuova rivista teologica interdisciplinare a cura di alcuni presbiteri della Diocesi di Livorno.

La rivista ha come titolo, Sentieri Teologici Livornesi (STL), collana Theologica Civitas, Pharus Editore Librario.

Il gruppo dei presbiteri che ha promosso la rivista si è posto l’obiettivo di apportare, mediante le loro competenze scientifiche, un contributo all’interno del dibattito pastorale/teologico.

Il titolo della nuova rivista, “Sentieri Teologici Livornesi (STL)”, richiama il titolo di un’altra rivista già presente nella nostra Diocesi: “Alla ricerca dei ‘Sentieri’ per generare giovani cristiani” e che tratta tematiche attinenti alla pastorale giovanile e all’iniziazione cristiana dei fanciulli. Con questa denominazione i curatori della rivista hanno voluto, da una parte, affiancarsi al percorso prettamente pratico – pastorale e già tracciato della rivista Sentieri, dall’altra di segnare uno proprio di natura teologica – pastorale.

Per questo primo numero, gli autori hanno scelto come tema monografico il “presbitero diocesano”. Nei loro singoli contributi e secondo un approccio interdisciplinare (biblico, dogmatico, giuridico-canonico, liturgico, bioetico e pastorale), hanno affrontato alcune questioni dibattute sulla figura del presbitero diocesano, mettendo a fuoco nodi teologici in rapporto alla realtà ecclesiale e sociale odierna.

La scelta di un tema monografico, trattato da più punti di vista interdisciplinari, ha suscitato, nei vari autori, nel periodo di gestazione della rivista e nella redazione dei singoli contribuiti, uno stimolante confronto della propria disciplina con quella degli altri. San Giovanni Paolo II, nella sua Lettera Enciclica Fides et Ratio (n. 85), a proposito del rapporto tra la teologica e la filosofia, auspicava ad una prospettiva unitaria ed organica tra le scienze sacre e quelle profane. Uno dei compiti del pensiero di cristiano, continua il Pontefice, consiste proprio nella riunificazione del sapere dell’uomo contemporaneo, dopo le lacerazioni avvenute nel periodo moderno. Ciò è possibile quando anche il sapere teologico, nelle sue varie discipline, progredisce reciprocamente evitando così, un’eccessiva frammentazione del sapere.