Missionarietà e mondialità

In questa primavera 2021 si è svolto un interessante corso, “Missionarietà e mondialità”, organizzato dai Centri Missionari Diocesani della Toscana, in cui è stato proposto un percorso educativo di riflessione su tematiche riguardanti la missionarietà della Chiesa e i temi di giustizia, pace, sostenibilità, alla luce anche delle indicazioni date nelle encicliche di Papa Francesco “Laudato si’” e “Fratelli tutti” . I quattro incontri si sono svolti online ed hanno visto una buona ed attiva partecipazione, circa 170 persone di diocesi toscane ma anche di altre regioni.

Ogni incontro è stato introdotto da autorevoli figure religiose, un cardinale , un sacerdote, una biblista e un imam e i relatori sono stati  padre Mario Menin, missionario saveriano, Alex Zappalà , direttore del Centro Missionario di Pordenone (primo incontro), Lidia Maggi, pastora battista di Varese e Aluisi Tosolini, pedagogista e dirigente scolastico di Parma (secondo incontro), Marta Avesani, vicepresidente per l’Economia del Bene Comune in Italia (terzo incontro), Francuccio Gesualdi , studioso e scrittore che è stato allievo di Don Milani  nella Scuola di Barbiana e fondatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo (quarto incontro).

Per la diocesi di Livorno c’è stato un quinto incontro  il cui tema “Turchia: chiese in ascolto e dialogo, l’esperienza delle diocesi toscane” è stato presentato da Mons. Simone Giusti. Il messaggio scaturito da questo corso, oltre ad essere un buon incentivo per un impegno sempre maggiore, è stato quello di incarnare nel quotidiano la persona del buon samaritano, prendersi cura di chi si trova ai bordi delle strade, promuovere la cultura dell’incontro, riuscire a fare una lettura globale, neologismo che mette insieme l’attenzione alle realtà locali senza perdere di vista le situazioni di realtà più lontane nel mondo. Al cristiano oggi è chiesto anche di indirizzare l’economia verso un bene comune, privilegiare le imprese che si preoccupano della sostenibilità delle scelte che fanno, ricordarsi di scegliere in modo consapevole, tenere conto che bisogna  rispettare il nostro pianeta e tutte le creature che lo abitano perché ci sia un futuro per le nuove generazioni.