Magnificat!

Sono iniziati i sabati dedicati a Maria nella Parrocchia di san Ferdinando. Alcune aggregazioni laicali della Diocesi di Livorno hanno organizzato questi incontri a partire dalla lettura integrale del Magnificat della grande poetessa Alda Merini scomparsa nel 2009 che era stata profondamente devota della Vergine.

Alda Merini evoca in questa opera la Vergine Madre indagando soprattutto il suo aspetto più umano e femminile: la maternità. Un’opera su una delle figure più enigmatiche della cristianità, che ha appassionato scettici e credenti di tutti i tempi. Questa sua composizione poetica ci presenta una Vergine diversa da come eravamo abituati a pensarla: quella che ci viene incontro in queste pagine è una donna giovane, fragile, umanissima perché l’autrice non ne rappresenta la storia e la vita, ma evoca la sua interiorità, il suo smarrimento il suo stupore. Infatti ad una prima lettura, il Magnificat ricorda una conversazione notturna tra amanti, isolata al telefono: «Ho saputo tutto di te / come ogni donna terrena / sa tutto dell’uomo che ama». La distanza fisica tra i due e il filtro della cornetta rendono l’intimità più vibrante di sensualità: «Nessuna carezza / è mai stata così silenziosa / e presente / come la mano di Dio». Su questa labilità del confine tra umano e divino, tra sacro e profano, la scrittura imprevedibile della poetessa gioca a scardinare l’immagine consolidata nella tradizione europea e a rintracciarne una non univoca ma vibrante di contrasti: fanciulla, adolescente, donna, madre, e di colpo invecchiata dalla morte del figlio. La dolente maternità di Maria è un filo essenziale del suo amore, come pure della sua ambiguità, della sua sospensione tra terra e cielo.

Gli incontri vedranno l’alternarsi delle aggregazioni con musicisti e cantanti che arricchiranno questa preziosa lettura che ci accompagnerà fino al secondo sabato di giugno.

Nella locandina allegata tutto il programma dettagliato.