Ma quanti comunisti ha convertito don Carlo?

In riferimento a quanto pubblicato su Il Tirreno lo scorso 22 Marzo “In vendita l’ex chiesa di Parrana San Martino”, desidero informare, anche a nome di altri amici di Don Carlo Leoni che, Don Carlo, negli anni ’60 fu parroco a Parrana San Martino, e come tutti i parroci pensò a attualizzò un progetto pastorale parrocchiale, che certo non  “prevedeva la conversione dei comunisti” o di altri, bensì l’annuncio del Vangelo, della Buona Novella, attraverso la testimonianza di vita, la scelta dei poveri, la formazione di bambini e giovani.

Per raggiungere il più alto numero di persone, grazie alla generosità di tanti “amici” in particolare amici di Bussolengo (Verona) suo paese di origine, Don Carlo riuscì a costruire la Chiesa in loc. Pietreto, ma non certo con lo scopo di “convertire i comunisti” del resto non stava nemmeno girando un film di “Peppone e don Camillo” ma con lo scopo di divulgare il progetto pastorale parrocchiale nell’intero paese.

Parrana San Martino si estende molto in lunghezza con diverse località, e gli abitanti di Pietreto fecero presente che per loro andare alla chiesa parrocchiale era distante. All’epoca l’unico mezzo per spostarsi era la bicicletta ed il pullman di linea quando c’era, Don Carlo girava il paese a piedi, il pullman solo per venire a Livorno.

In località Pietreto c’era il circolo Arci, mentre il circolo Alci era più vicino al centro del paese, e con entrambi Don Carlo ha  dialogato ma non con l’idea della conversione ma in atteggiamento di ascolto e di accoglienza, basti pensare che quando Don Carlo divenne Parroco fu accolto sia al Circolo Arci che alle Acli.

Nella Chiesa di Pietreto c’è sempre stata la Messa domenicale, il catechismo, celebrazioni di matrimoni e prime Comunioni ed essendo un progetto pastorale parrocchiale non è fallito perché la pastorale non fallisce ma cambia si evolve.

Don Carlo alla fine degli anni ’60 lasciò Parrana e venne a Livorno, ed i suoi successori hanno continuato nel progetto pastorale parrocchiale in modalità diverse perché i tempi cambiavano come pure la vita delle persone.

Io non ero presente in quegli anni a Parrana San Martino, ero una bambina, ma quando ho conosciuto Don Carlo a Livorno, sempre ha testimoniato l’esperienza di Parrana come una scuola di incontro, di annuncio, di accoglienza.

La chiesa non finisce mai,  può cambiare il luogo della struttura, e così è stato per la chiesa di Pietreto che negli anni è stata venduta ma non per “fallimenti pastorali” o per “non conversioni dei comunisti”!