L’io rinasce in un incontro

“L’io rinasce in un incontro” era il tema del nostro campo, ma un incontro con chi? Con il vero amico; e chi è il vero amico? È questa la domanda che abbiamo posto ai ragazzi durante la durata di tutto il campo, tramite la lettura di alcuni episodi della vita di San Francesco e di illuminanti discorsi di Mons. Delpini, arcivescovo di Milano.

L’esperienza, durata quattro giorni, ha alternato momenti di profonda riflessione a divertenti uscite formative: esplorando l’eremo di Camaldoli e la Verna, i ragazzi hanno potuto apprezzare le bellezze naturali e il silenzio vissuti da San Francesco nei suoi periodi di ritiro spirituale. Inoltre, le diverse attività scelte appositamente da noi animatori hanno spinto i ragazzi a capire cosa voglia dire dedicarsi all’ “altro”, all’amico, preoccupandosi dei suoi piccoli bisogni ed esigenze.

Per molti dei ragazzi è stata la prima esperienza ad un campo, perciò erano visivamente emozionati per questa nuova avventura e ne sono rimasti entusiasti. Però credo sia meglio sentire loro stessi, in prima persona:

«Io non avevo mai fatto un campeggio; sì, ero stata abituata sin da piccola a stare diversi giorni fuori casa senza vedere i miei genitori per via delle gare di vela, ma non ero mai stata più di 3 giorni fuori senza avere lo stress della gara. Questo campeggio mi ha aiutato a crescere, ho imparato e scoperto cose che non sapevo e ho fatto nuove esperienze, cominciando dal fatto che non avevo mai preso un treno (alla fine della nostra “avventura” ne avevo presi ben 6!). All’inizio non pensavo sarebbe stato un campeggio di sola allegria, perché in genere quando si va fuori con gli amici per un certo periodo di tempo si finisce per litigare, anche per qualche sciocchezza. Invece è stato quasi perfetto! Dico “quasi” solo per l’orario della sveglia, ma mi aspettavo che non sarei riuscita a dormire le mie solite 12 ore. Questo campeggio non è riuscito bene solo dal punto di vista religioso, ma soprattutto nel legame che mi ha aiutato a costruire con i ragazzi che ho conosciuto. Sono riuscita bene o male a conoscerli, a capire come sono, e a creare un’amicizia vera e propria. Probabilmente non sarei mai riuscita a ottenere tutto ciò senza questo campeggio. Ho avuto la prova che questo campeggio mi abbia aiutato a stringere amicizie molto forti quando 2 giorni dopo ci siamo ritrovati tutti per vedere la finale di calcio e alla vittoria abbiamo esultato tutti insieme!»

«Questo campo mi ha fatto molto divertire, ma anche riflettere su aspetti della vita quotidiana come per esempio l’amicizia, un tema che abbiamo molto affrontato durante quei giorni in cui siamo stati insieme. Infatti, se adesso ci ripenso, mi accorgo di aver creato un legame ancora più forte con persone con cui prima nemmeno parlavo. Questo è potuto accadere anche grazie all’attività dell’Angelo Custode, ovvero una specie di gioco che ci ha fatto compiere degli atti di gentilezza verso il prossimo.

Uno dei momenti in cui ho sentito il gruppo molto unito è quando il giorno della  semifinale degli Europei abbiamo guardato la partita tutti insieme, e quando dopo abbiamo festeggiato per la vittoria della squadra italiana! Altri momenti in cui mi sono divertita sono stati quelli in cui abbiamo giocato tutti insieme, ma anche i momenti di riflessione sono stati interessanti, e penso che abbiano fatto pensare un po’ tutti. Quindi, questo campo secondo me è stato una grande esperienza!»

Ma non solo per loro è stato un evento importante: anche noi più grandi eravamo gioiosi, dopo più di un anno di Covid, di poter ritornare finalmente a fare un campo.

La nostra esperienza, però, non finisce qui, ci continueremo a vedere durante l’estate e a divertirci come abbiamo fatto durante questo viaggio!

Chi trova un amico…..trova un altro amico e chi trova l’Amico, con la A maiuscola:  Gesù, trova davvero un tesoro, per cui vale la penna rimanerci “attaccati”. E la compagnia dei Cavalieri di San Francesco è proprio il luogo dove poter continuare ad incontrarLo, come in ogni altro pezzetto di Chiesa dove la Provvidenza ci dà modo di appartenergli.

*Gli animatori del campo dei Cavalieri di San Francesco, presso i Cappuccini di Livorno