L’intervista a Simone Picchi

La Scuola dei mestieri, che si trova nella struttura Caritas delle Sorgenti di Carità in via Donnini, da qualche settimana ha terminato le lezioni e come ogni anno proviamo a fare un bilancio di questa tornata di corsi con Simone Picchi, responsabile di quest’area di Caritas Livorno.Simone, riusciamo a fare il punto sull’attività della scuola dei mestieri in questo anno? Quanti e quali corsi avete attivato?Nel 2019 la Scuola dei Mestieri ha offerto 2 corsi, entrambi in collaborazione con Livorno provincia e sviluppo e con il Centro per l’impiego; nello specifico un corso di cucina e uno di riparazioni sartoriali. La durata dei corsi è stata di 2 mesi con 2 incontri di 3 ore a settimana. Quante presenze avete avuto?Le domande arrivate sono state 19. 13 italiani e 6 non italiani. Di queste persone 18 erano donne e 1 uomo. 9 persone tra i 20 e 35 anni, altre 9 persone tra i 35 ed i 50 ed una tra i 55 ed i 60 anni. Come sempre il target dei partecipanti è molto vario, da persone alle prime esperienze, persone che cercano di aprirsi nuove strade e rientrare nel mercato del lavoro.

Le persone sono rimaste contente di questa esperienza? Avranno possibilità di trovare lavoro? Si! Sono rimaste contente. Il percorso della Scuola dei Mestieri punta sulla riqualifica della persona, la presa di coscienza delle proprie competenze e lo stimolo a rimettersi in gioco; non ha certo la finalità, né la pretesa di far trovare lavoro a chi frequenta e soprattutto di far trovare lavoro nel settore del corso che ha seguito. A volte accade però questa possibilità si concretizzi e i nostri “alunni” trovino un impiego e di questo siamo contenti. La Scuola serve per ridare fiducia e questo è un aspetto importantissimo.

Durante l’estate la scuola chiude?

Si, quest’anno non sarà attiva la proposta estiva dedicata ai ragazzi, mentre i corsi della Scuola ripartiranno a Settembre. In questi mesi ci incontreremo per organizzare la prossima tornata di lezioni e speriamo ancora nella collaborazione con il Centro per l’impiego e la Provincia.