Linea… di pensiero. Tempo di vacanza in campagna

È tempo di vacanza e ci sono coloro che scelgono la campagna come luogo per staccare dal lavoro. Con gli agriturismi la campagna è diventata meta turistica molto ambita. Ed ecco casolari un tempo fatiscenti, consumati dal lavoro dei campi, semplici nella loro rustichezza, che oggi sono divenuti  casolari di pregio con centri wellness e servizi tecnologici connessi. La campagna è silenzio. È distesa di colori, di colline  che riempiono occhi e anima. L’esplodere della natura con le distese di grano, di avena, di orzo, di girasoli, di erba medica. E poi uliveti, vigneti, frutteti. Ma anche aree boschive e laghi. E contadine e contadini che lavorano  assiduamente e realizzano con le loro mani capolavori di bontà: piatti poveri ricchi di sapori. Dove il pane, la farina e le verdure unite all’olio e alle carni e anche i formaggi e gli insaccati esprimono quanto la campagna può donare.

Borghi che raccontano la vita di comunità con la chiesa sempre presente con il rintoccare della campane a scandire ore e giorni. Il lavoro nei campi, la fatica e bellezza della terra. Capace di donare frutti, di donarli in abbondanza! Con generosità! Dovremmo far soffermare i bambini sulle mani degli agricoltori. Solo per osservarle e così capire cosa significa “lavorare la terra!” È emblematico che il Vangelo abbia molti richiami alla terra. Come a dirci che è dalla terra che dobbiamo prendere esempi virtuosi per edificare il nostro vivere. Siamo dei tralci legati permanentemente alla vite, che dona vita!