Linea…di pensiero. Noi e gli altri

Una riflessione sul tempo che viviamo

Abbiamo bisogno di trovare nel nostro camminare nel mondo persone a cui affidarci. A cui con-fi-dare i nostri pensieri. Quello  che si muove dentro di noi e ci fa gioire, ma anche ci turba, necessita di trovare ascolto, confronto, relazione, partecipazione. Ci confidiamo per offrire un senso profondo al nostro vivere, al nostro esistere. Comprendiamo che il rapportarsi agli altri è una necessità fondamentale. Noi siamo, se siamo con gli altri! “Io sono l’altro”, per dirlo con una canzone di Nicolò Fabi. “Io sono l’altro quello che il tuo stesso mare lo vede dalla riva opposta, io  sono tuo fratello, quello bello….” È complesso e difficile trovare persone con cui viaggiare in sintonia, in armonia e in cui confidare. È facile intraprendere percorsi e scegliere compagni di viaggio, ma è anche assai facile sbandare, perdersi, ubriacarsi di stonature. Mantenere la sintonia implica un continuo lavoro fino e caparbio di attenzione, di pazienza, di calma, di perseveranza per non rischiare di perdere la frequenza, l’accordo, la lunghezza di onda. 

Ma che cosa è la fiducia se non un amore generoso e paziente che deve essere sempre alimentato di energia, di presenza, di ascolto, di sorpresa, di creatività, di bene! Come sottolinea il mistico indiano Osho: “La fiducia è un mistero: questa è la prima cosa che si deve capire della fiducia. Per cui non la si può spiegare. È la forma più elevata di amore, è l’essenza stessa dell’amore. L’amore in sé è già un mistero, è qualcosa di indefinibile, ma l’amore è simile a una circonferenza e la fiducia ne è il centro, l’anima. L’amore è un tempio e la fiducia ne è il tabernacolo, là dove dimora Dio”.