Pensiamoci su
Linea…di pensiero. Negli occhi dell’altro
Una riflessione sul tempo che viviamo

L’essere umano tende inesorabilmente alla ricerca del volto dell’altro. I volti si incrociano e si incontrano. Ogni volto ricco di unicità e di mistero ha bisogno di essere riconosciuto da altri volti per poter esprimere la sua pienezza. “Noi siamo un colloquio”! Non siamo monadi. Come sottolineava lo psichiatra Brogna “l’inferno è essere soli!” A volte è necessario stare da soli ma è un dramma essere soli. Non avere alcuno con cui poter confidare le proprie gioie e dolori. Nessuno che ti cerca. Costretti all’isolamento con se stessi. Nessuno che chiede di te. Come se fossimo viventi-inesistenti. Una vita ignorata annienta la stessa vita che diviene appunto “un inferno”, un fuoco che ti consuma dentro, che brucia la mente e l’anima. Abbiamo necessità dell’altro, del colloquio, del dialogo. L’altro come “ferita e bene-dizione”, che mi pungola, che mi arricchisce, che mi interroga, che mi riconosce, che mi completa!
Calzanti le parole poetiche di Holderlin: “Fin dal mattino, Da quando siamo colloquio e possiamo ascoltarci l’un l’altro, grande cognizione l’uomo ha avuto; presto però saremo canto”. Il canto che è armonia, che supera l’insufficienza dell’umano, che mira alla ricerca dell’oltre, di un significato più completo, di una attesa che porta speranza.