Linea… di pensiero. La vita è fatta di incontri

La vita é fatta di incontri. Sono molte le persone che passano accanto a noi e che incontriamo durante la nostra vita. Alcune diventano significanti e importanti, altre meno, altre ancora passano inosservate. Molte rimangono incise nel nostro cuore, altre solo nei ricordi, altre le dimentichiamo come se non le avessimo mai incontrate. Ogni vero vivere é incontrare (M. Buber) Il bambino fin dalla nascita  si relaziona con gli altri e inizia a incontrare oggetti e persone, a  socializzare e a crescere negli ambiti familiari ed educativi. Al nido e poi nella scuola è un susseguirsi di incontri e  di relazioni, di un tu che incontra altri diversi da sé! È così che entra in contatto con il mondo e comincia  a costruire la realtà, insieme agli altri, dandole significato. È la diversità che rende liberi di agire, di esprimersi appieno nella propria unicità, di amarsi e di amare. E questa diversità ha bisogno di incontrarsi con altri e di essere reciprocamente  accolta! La vita è fatta di incontri programmati e “imposti” ma anche di incontri liberi e casuali.

Quanti incontri prefissati e organizzati  e spesso insignificanti e quanti invece incontri fortuiti e occasionali molto più significanti! Gli incontri nascono per rapporti di lavoro, di studio, di preghiera, di gioco, di svago, di interessi comuni. Ognuno ha incontri che condizionano la sua vita. Non sempre sono edificanti e positivi. Vi sono incontri che rivoluzionano il nostro vivere e danno un senso  e lasciano traccia e incontri che inaridiscono o addirittura privano la nostra esistenza di benessere e la fanno cadere in un malessere esistenziale permanente. “Le persone che incontriamo possono davvero cambiarci, a volte in maniera così radicale che dopo non siamo più gli stessi, neppure nel nome” (Y. Martel).

Perché addirittura chi incontriamo ci dona perfino un “suo nome”, adatto a noi, per farci sentire importanti e amati. E  così siamo chiamati in un modo unico e diverso che  ci valorizza al punto da far scoprire in noi qualcosa di profondo, di insolito e di inaspettato. Occorre creare situazioni di incontro. Avere il coraggio di andare verso nuovi spazi e non aver timore di esperienze diverse che diano occasione di conoscere e di misurarsi con altre culture e altre persone con usi e  abitudini  differenti dai nostri. Ed anche se non si è ancora incontrato qualcuno, come ad esempio Dio, ma anche una persona che possa passeggiare vicino a noi ed essere un compagno di vita, bisogna non rinunciare mai ad interrogarsi e ad  essere assidui cercatori! Essere propensi ad incontrare implica la fatica di cercare e non stancarsi mai di cercare nella assidua speranza di trovare.

Ad esempio ad incontrare la persona giusta che dovrà dare senso alla nostra esistenza su questa terra. L’uomo e la donna non siano soli! Sarà possibile trovare quella persona giusta tra mille e poi ancora mille? Ci sarà la persona giusta capace di accogliere la mia diversità, i miei timori, le mie sbadataggini, i miei sorrisi e le mie tristezze, le mie insufficienze e le mie doti, i miei silenzi e le mie gioie? “Aspettiamo la persona giusta: ogni giorno alzandoci al mattino ci diciamo che potrà essere proprio per quel giorno l’incontro” (N. Ginzburg). Si, ci sarà la persona “più giusta” che potrò incontrare, capace di dedicarmi le sue attenzioni e di farmi sentire importante ed unico/a, come un essere speciale, una creatura amata perfino da Dio, anche se quel Dio é ancora lontano e  sempre da incontrare!