Linea… di pensiero. La modestia

Mansuetudine, mitezza e modestia: parole poco proposte ma che dovrebbero essere i pilastri dell’educazione.

Beato chi sa essere  modesto e non vantarsi. Non intervenire a sproposito. Il modesto parla e dice molto perfino con il suo silenzio. Con il suo modo semplice e significante di essere. Il modesto esprime ciò che gli occhi sono capaci di vedere andando oltre le apparenze. La modestia lascia andare avanti gli altri per concedere loro la giusta visibilità. Ecco l’educatore che con modestia “sa di non sapere” e invece sa eccome! Che non si vanta e non si gonfia. Ma fa emergere la sua autorevolezza nella sapienza del saper condurre la vita con rettitudine e grazia. Il modesto usa le cose ma non è sopraffatto dalle cose. Il modesto ha bisogno dell’utile e non del futile. Il modesto guarda all’essenza e non alle apparenze! Accelera ma usa spesso il freno della prudenza

Siano gli educatori assetati di mansuetudine, di mitezza, di modestia. Saranno loro dei capolavori di esempio e degli esempi che genereranno bambine e bambini capolavori!