Linea.. di pensiero. I santi

La festa dei Santi dovrebbe infondere in ognuno “timore e tremore” e allo stesso tempo “gaudio e giubilo”. Una grande festa in cui ricordare attraverso i Santi il nome che ci appartiene, che ci identifica, che ci dà identità. Ciascuno “chiamato per nome!”. È la festa che ci lega al Santo e alla Santa che porta il nostro nome. Perché tutti i Santi hanno un nome che li ricorda perfino nel calendario.

Ma chi sono stati i Santi? Persone “normali” che hanno profuso il bene. Sono stati “amanti della vita!”, talmente amanti da non aver timore perfino di perdere la loro vita per operare sempre nel bene, nella dedizione a Colui che è la via, la verità e la vita. “Chi perde la sua vita, per causa mia, la troverà”. I Santi non sono stati donne e uomini perfetti, privi di sbagli e di inquietudini! Anzi, spesso leggendo le loro biografie, per molti di loro, viene evidenziato lo smarrimento, la fatica nel trovare un senso al vivere, l’abbandono a sregolatezza, a “ubriacature” a percorsi di vita mendaci e sregolati. Ma poi di loro si rimane affascinanti quando scopriamo che sono stati capaci di cambiare, di rigenerarsi di fronte agli errori. Uomini e donne che hanno saputo ricominciare. Capaci di lasciare la via vecchia di perdizione e di intraprenderne una nuova, feconda di bene. Ecco prendiamo ispirazione dai Santi, siano un modello a cui attingere. Certi che ne trarremo un bene fecondo e inestimabile.