Linea…di pensiero. Dialogo e speranza

Una riflessione sul tempo che viviamo

Abbiamo bisogno di dialogo. La speranza per un mondo migliore, per relazioni più fraterne può solo nascere dal dialogo, dal confrontarsi, dal sostare insieme. Il dialogo è un andare “verso”. Non un andare “contro”. La caratteristica del dialogo è che esso è un movimento, un cammino: per cui due persone si accolgono, si contaminano e si fanno “attraversare” dalla parola. Dialogo è parola composta da dià (attraverso) e logos (discorso). Dialogo non è mai superficialità. È andare in profondità, in ascolto di ognuno. È ascoltare l’altro nella sua differenza, nel suo leggere e interpretare il mondo e, in particolare, il suo mondo interiore. Dialogo è essere aperti all’imprevedibile, al non noto, alla possibilità attraverso il confronto a rivedere e reinterpretare le proprie “posizioni certe”. Dialogo è crescita che non ha limiti, è spazi senza confini che porta con sé l’entusiasmo dell’intesa, dell’essere in armonia ma anche il pungente ed edificante “dubbio” che può far cadere “certezze”. Il sapere di non sapere che apre ad una conoscenza che non ha chiusure ma ha prospettive. Il dialogo non è invadenza, sopraffazione, dominio, ma è accoglienza, è  pudore e rispetto. È offerta di tempo per ascoltarsi reciprocamente e così cogliere la bellezza della differenza, dando valore a ciò che unisce e non a ciò che divide.

“L’autentico dialogo significa accettazione dell’alterità” (M. Buber). È trovare le fondamenta in ciò che può donare comunanza e condivisione per abbattere le recinzioni e costruire ponti. Per oltre-passare e andare verso cammini, orizzonti, conoscenze, amicizie.