Pensiamoci su
Linea… di pensiero. Cuori in cerca di riposo
Una riflessione sul tempo che viviamo

L’inquietudine attraversa il nostro vivere. Alterniamo momenti di tranquillità a momenti di “non quiete”. Siamo come un sinusoide che un po’ sale e un po’ scende. Alti e bassi che incidono sul nostro temperamento, che mettono alla prova il nostro essere. Che turbano la nostra anima. Come il tempo che muta e condiziona le nostre giornate. Spesso il tempo è inquieto e uggioso, non rispetta le aspettative: così è se vi pare! Bisogna conviverci e cogliere anche la sua salutare inquietudine quando il sole non risplende! Il nostro desiderio sarebbe di poter essere sempre in una situazione di ben-essere, senza preoccupazioni e problemi. Ma è proprio componenete indissolubile del vivere sia la complessità sia l’inquietudine. Sempre di fronte a difficoltà da affrontare, a situazioni da risolvere, a relazioni da costruire, a soluzioni da cercare.
Con un cuore permanentemente inquieto perché desideroso di trovare certezze e di godere di felicità nel sapere di essere amato. E chi è amato tende a liberarsi all’infinito nell’amare e nel donarsi. L’amore che non è geloso, ma generoso, che si espande, si dilata e inonda. Perché l’inquetidine può essere colmata solo con la presenza, con la forza di chi ti solleva dalle tenebre della notte. E così si scorge, anche nei momenti più bui e dolorosi, la potenza del bene che sovrasta ogni cattiveria, ogni maldicenza, ogni pungente dolore. Il nostro cuore sarà sempre inquieto finché non trova ristoro e riposo in altro cuore, in altri cuori capaci di attenzione, di ascolto, di carezze, di abbracci, di riconoscimento pieno della nostra bellezza e inquieta diversità.