Linea… di pensiero. Attendere è sperare

Attendere. Questo è un verbo che dovremmo incidere nel cuore. Saper attendere con i tempi della natura. Senza alcuna fretta. Con la perseveranza dell’impegno costante di una formica. Con la potenza del silenzio della preghiera capace di portare un fuoco di pace nel cuore. E sapere che dopo l’attesa arriveranno i risultati, i frutti buoni da gustare, i momenti di gaudio e di nascita. Anche il ramo secco, brutto e  insignificante donerà qualcosa di stupendo e inaspettato. Attendere qualcosa e qualcuno che verrà. Perché saper aspettare è vivere di speranza, anche lunga e faticosa, ma non è mai rinuncia. È fatica della mente ma anche dolcezza del cuore.

Verranno giorni in cui perfino il lupo  dimorerà con l’agnello! Attendere con la forza del bene che alimenta i cuori e, con i cuori che ardono di ebbrezza, saper cogliere la vita e amarla come il dono più immenso di cui possiamo godere. Attendere persone lontane e sapere che dopo un lungo periodo di “assenza” il saper aspettare sarà ricompensato da una presenza che farà sussultare l’anima: il loro tornare  e incontrarsi sarà un rivivere emozioni e passioni, nel pieno rispetto della propria unicità, delle proprie aspirazioni, delle proprie vocazioni. Attendere e sapere che verranno giorni nuovi di vita, di amori, di amicizie, di relazioni, di legami, di  batti-cuori! Attendere ed essere  certi che la vita saprà donare sempre qualcosa di meraviglioso e di straordinario, di liberante e di amante!